Il crollo dei consumi in Italia stimato dalla Confcommercio, causato dall'emergenza sanitaria in corso, risulterà essere per il 2020 in termini di valore assoluto pari a 84 miliardi di euro (meno 8% rispetto al 2019). L'Ufficio Studi di Confcommercio ha calcolato questi numeri da una valutazione prudenziale basata su una ipotesi di progressiva e graduale riapertura delle attività economiche, considerando la data del 1° ottobre come il possibile ritorno ad una fase di totale normalità.

I settori in cui il crollo è più evidente

L'analisi effettuata dall'Ufficio Studi dell'associazione di categoria che rappresenta il commercio ha fatto rilevare un crollo praticamente verticale dei consumi in tutti i settori coinvolti nella crisi sanitaria.

I dati, che sono pur tuttavia parziali, hanno riprodotto una stima di quella che dovrebbe essere la perdita annuale del 2020. Il settore più colpito sarà quello alberghiero e turistico con un -48,5%. Segue il settore della ristorazione (bar, ristoranti, pizzerie e affini) con un -33,3%. Questi due settori saranno quelli più maggiormente coinvolti, in quanto le misure di distanziamento sociale determineranno per queste due branche commerciali un ritorno alla normalità sicuramente molto lento.

Per gli altri settori studiati sono previste le seguenti percentuali di calo: le attività ricreative il 26,5%, il settore auto il 18,8% e l'abbigliamento il 9,3%.

Il crollo economico rischia di far chiudere molti esercizi commerciali

In una nota uscita sul proprio sito ufficiale, Confcommercio ha spiegato: "La sopravvivenza stessa di questi comparti di attività economica è messa a serio rischio. Molto dipenderà dall’efficacia dei provvedimenti del Governo di sostegno alla produzione e al consumo, sia quelli già adottati sia quelli futuri".

Specificando: "La strategia più logica e immediata di sostegno si riassume nella trasformazione delle perdite di reddito del settore privato, causate dalla chiusura forzata per il lockdown, in maggiore debito pubblico".

In base a questi dati diffusi nelle scorse si è espresso anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, il quale ha affermato: "Nel 2020 i consumi crolleranno di 84 miliardi di euro: una perdita insopportabile per l'economia e la società italiana.

Senza un vero sostegno non ci sarà nemmeno una Fase 2 per le nostre imprese che hanno assoluto bisogno di indennizzi e contributi a fondo perduto, prestiti senza burocrazia e moratoria fiscale per quest'anno". Lo stesso Sangalli ha poi aggiunto: "Ma bisogna agire per poter ripartire subito, in sicurezza, e ridare una prospettiva di fiducia e di speranza che oggi non c’è".