La commissione Bilancio alla Camera ha approvato l’emendamento presente nel decreto Rilancio che definisce gli incentivi destinati al settore auto così gravemente danneggiato dalla crisi economica conseguente alla pandemia. La concessione del contributo, che sarà fruibile dal primo agosto al 31 dicembre 2020 riguarderà esclusivamente le vetture euro 6 con emissioni di CO2 comprese tra i 61 e i 110 g/km.

Bonus auto: quanto spetta con o senza la rottamazione

Il bonus sarà attivabile con o senza rottamazione per spese non superiori a 40 mila euro iva esclusa.

Nel primo caso, e nello specifico se si tratta di un usato con almeno dieci anni (immatricolazione prima del primo gennaio 2020), verrà riconosciuto un contributo di 1.500 euro (che sale a 2000 nel caso di vetture elettriche o ibride con emissioni CO2 fino a 60 g/km). Questo importo verrà riconosciuto solo se il concessionario, a sua volta, applicherà un ulteriore sconto di almeno 2 mila euro. In definitiva, quindi, lo sconto totale sarà di 3.500 euro.

Nel caso in cui non vi sia rottamazione, il contributo viene dimezzato. Nel dettaglio, affinché si possa avere un bonus di 750 euro(anche qui, l’importo sale a 1000 euro per vetture con emissioni CO2 fino a 60 g/km) anche in questo caso, occorre che il concessionario applichi uno sconto questa volta più basso (almeno 1000 euro) che si cumulerà poi con il contributo statale previsto dal decreto.

Occorre precisare che chi acquisterà un’automobile con emissioni inferiori a 70 g CO2/km, oltre che di questi incentivi, potrà beneficiare anche dell’ecobonus fruibile già da marzo 2019. Nello specifico, l’importo, varia dai 1.500 euro per le auto senza rottamazione con emissioni CO2 comprese tra i 21 e 70 g/km ai 2500 mila euro per quelle con rottamazione e da 2.500 euro per le auto senza rottamazione con emissioni CO2 fino a 21 g/km a 6 mila euro per quelle senza rottamazione.

A conti fatti, dunque, lo sconto complessivo cumulabile può arrivare fino a 10 mila euro.

Modelli di utilitaria e suv cui spetta lo sconto

Nella pratica, si potrà acquistare ad esempio una Fiat Panda Hybrid City Cross (90g/km) per la quale il prezzo di listino è 15.100 euro che si riducono a 11.600 con la rottamazione e 13.350 senza rottamazione.

Esempio analogo può valere anche per altri tipi di citycar come Fiat 500 Hybrid che parte da 15150 euro che si riducono fino a 11.650 con il bonus pieno, oppure per Opel Corsa 1.2 il cui prezzo di listino è 14.850 euro che diventano 11.350 in caso di rottamazione.

Per quanto riguarda invece i suv, sarà possibile ad esempio acquistare Dacia Daster 1.5 (110/kg) che parte da 15.300 euro ma che può ridursi fino a 13.550 in caso di pieno incentivo oppure Toyota Ignis 1.2 Hybrid (97g/100 il cui prezzo di listino è 16500 euro che scende fino a 13.000 in caso di rottamazione.