Fiducia a Conte, Monti: ‘No ristori, meglio chiudere imprese già destinate a fallire'
Mario Monti, ex presidente del Consiglio, ha scritto una lunga lettera pubblicata sul Corriere della Sera. Il senatore a vita ha chiarito in quale caso darebbe il suo voto favorevole alla fiducia di Conte.
Uno scenario ben preciso e delineato quello di Monti, ancora incerto sulla sua votazione di martedì prossimo. Mario Monti, ribadendo che l'Italia è come se fosse in guerra, si è soffermato sulla questione ristori.
Secondo il senatore, i ristori destinati a imprese sull'orlo del fallimento sarebbero inutili. Lo Stato, precisa Monti, dovrebbe invece favorire la chiusura delle attività già destinate a fallire.
Se si seguisse questa linea, lo Stato potrebbe invece favorire imprese con concrete prospettive. A mettere in allarme Mario Monti sarebbe proprio l'ingente debito pubblico innalzato anche dai ristori.
Tra le altre condizioni di Monti per il voto di fiducia a Conte, anche l'introduzione di alcune imposte. Nello specifico, un'imposta sulla successione, una tassa sugli immobili e una sul patrimonio.