Per il 2021 è stato riconosciuto l’esonero parziale dal versamento dei contributi previdenziali per tre categorie di lavoratori:

  • i professionisti iscritti agli Ordini,
  • i lavoratori autonomi iscritti all'Inps ( rientrano in tale categoria anche i lavoratori soci di società cooperative e i professionisti componenti di studio associato)
  • gli artigiani, commercianti, coltivatori iscritti alle gestioni speciali Ago
  • il personale sanitario impiegato temporaneamente per l'emergenza Covid.

L’esonero contributivo 2021 spetta fino a un massimo di 3mila euro annui, riparametrato e applicato su base mensile per ogni lavoratore autonomo o professionista.

Il decreto attuativo sull'esonero contributivo, ora in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, disciplina i metodi di calcolo di ricavi, le macro-categorie di lavoratori destinatari dell'agevolazione, le regole da seguire per l'inoltro delle domande.

All'uopo è stato istituito anche il Fondo per l’esonero dei contributi e il decreto Sostegni ha elevato 2.500 milioni di euro la dotazione del suddetto Fondo. Bisogna però precisare che in caso di superamento del limite di spesa, l'Inps deve rimodulare l'agevolazione "in misura proporzionale alla platea dei beneficiari", che dovranno integrare i versamenti contributivi per i quali erano stati esonerati in precedenza.

Autonomi e professionisti, esonero contributi 2021: i requisiti

Fra i requisiti necessari per accedere all'esonero contributivo per i lavoratori autonomi iscritti alle gestione Inps e per i professionisti iscritti agli enti previdenziali privati c'è innanzitutto il calo di fatturato del 33% rispetto al 2019, anno in cui il reddito massimo non deve superare i 50mila euro.

Bisogna poi esser in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori. Non bisogna inoltre esser titolari di pensione diretta con esclusione dell'assegno di invalidità.

Domanda di esonero contributivo e termini entro cui presentare l'istanza

L'istanza per l'esonero dei contributi (esclusi quelli integrativi) deve esser inoltrata agli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza (nel caso dei professionisti) o all'Inps nel caso degli autonomi e dei lavoratori della Sanità.

Per gli autonomi iscritti all’Inps e per i lavoratori della Sanità in quiescenza, questo è fissato al 31 luglio. Per i professionisti iscritti agli enti di previdenza obbligatoria coincide con il 31 ottobre 2021. Possono ottenere il rimborso anche quanti hanno già versato i contributi 2021, inviando la domanda entro il 30 novembre.