Novità dal distributore per gli automobilisti. Approvati dal governo le nuove accise: il diesel costa di più, mentre è stato ridotto il costo della benzina. Il decreto sugli aumenti e le riduzioni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale ieri.

La decisione, firmata dai ministri Pichetto Fratin (Ambiente), Giorgetti (Economia), Salvini (Trasporti) e Lollobrigida (Agricoltura), è entrata in vigore dal 15 maggio.

Aumenti delle accise diesel 2025

Cosa cambia concretamente? L'accisa sul gasolio aumenta di 1,5 centesimi al litro, mentre quella sulla benzina diminuisce della stessa misura.

Con l'aggiunta dell'IVA, chi guida un diesel pagherà circa 1,83 centesimi in più per litro, ossia quasi 1 euro in più su un pieno da 50 litri. Per una famiglia con auto diesel che fa due rifornimenti mensili, l'aggravio annuo sarà di circa 22 euro.

Cifra apparentemente modesta, ma che in un contesto già segnato dall'inflazione pesa sui bilanci familiari.

Inoltre, poiché in Italia ben 16,7 milioni di veicoli (il 41,5% del parco auto) sono alimentati a gasolio, l'impatto complessivo non è trascurabile.

Le associazioni dei consumatori hanno reagito in modo contrastante. L'Unione Nazionale Consumatori approva la riduzione delle accise sulla benzina, pur riconoscendo la penalizzazione per i possessori di auto diesel.

Il Codacons, invece, ha criticato duramente le dichiarazioni del ministro Giorgetti che aveva minimizzato l'aumento con una battuta.

Perché questa decisione? Il governo giustifica la misura con motivazioni ambientali e di politica europea. La minore accisa sul gasolio è considerata dall'UE un "sussidio ambientalmente dannoso" da eliminare gradualmente. Questo provvedimento è solo il primo passo di un piano quinquennale che porterà al completo allineamento delle accise tra diesel e benzina entro il 2030.

Le maggiori entrate derivanti dall'operazione (stimate in 100 milioni di euro per il primo anno) saranno destinate al trasporto pubblico locale, in particolare per finanziare il rinnovo del contratto collettivo dei 110.000 dipendenti del settore.

Riforma accise carburanti 2025-2030: impatto su famiglie e trasporti

Ciò che preoccupa maggiormente è il possibile effetto domino sui prezzi dei beni di consumo. L'aumento dei costi di trasporto, settore ancora fortemente dipendente dal gasolio, potrebbe ripercuotersi sui prezzi finali dei prodotti, amplificando l'impatto dell'inflazione. Federconsumatori ricorda che l'84% dei beni di largo consumo in Italia viaggia su gomma.

L'Italia detiene già un primato poco invidiabile: è tra i primi quattro paesi in Europa per il peso delle accise sulla benzina e al terzo posto per quelle sul gasolio. Su ogni litro di benzina, 1,051 euro finiscono in tasse (58,7% del prezzo), mentre per il gasolio si tratta di 0,922 euro (54,5%).

Nei prossimi giorni sarà fondamentale monitorare l'evoluzione dei prezzi a distributore per capire l'effetto reale di questo decreto sulle tasche degli automobilisti. Gli esperti consigliano di utilizzare le app di comparazione per individuare i distributori più convenienti.