25 marzo 1957- 25 marzo 2017. Sono esattamente 60 gli anni trascorsi dalla costituzione dell'europa unita fino ad oggi. 60 anni ricchi di eventi: matrimoni, divorzi, unioni, litigi, trattati di pace e di guerra, ma sempre con l'unico grande obiettivo finale di lasciare ai postumi un harem di pace e prosperità composto da tanti Paesi cooperanti.

E come si fa per i migliori anniversari anche questo è stato degnamente celebrato, a Roma, alla presenza dei Capi di Stato dei Paesi membri che, hanno voluto, proprio oggi sottoscrivere la "Dichiarazione di Roma", trattato tramite il quale, tutti i 27 Stati membri si impegnano a rispettare e a fare propri i dogmi dei trattati che furono della Comunità Economica Europea e della Comunità Europea dell'Energia Atomica.

Un evento, questo, svoltosi in una Roma super blindata, con più di 5000 agenti schierati a fronteggiare i disagi provocati dai cortei anti-europeisti.

Unione Europea. Due parole per descrivere qualcosa di veramente grande, ideologicamente e fisicamente. Una grande Comunità di Stati con uguali leggi, uguale moneta e uguali regolamenti economici.

Come siamo giunti a questo? Com'è nata effettivamente l'Unione Europea? Chi l'ha fondata? E sopratutto quando?

Facendo un sondaggio su un campione di 10 persone, la risposta più comune è stata: "è l'unione di tanti Paesi che si trovano nel continente europeo". L'incipit non è sbagliato.

Nel 1945 un gruppo eterogeneo di persone comuni, composto da 11 grandi personaggi dell'epoca (tra cui l'italiano Alcide De Gasperi), mossi dagli stessi ideali di pace, prosperità ed unità, decidono unire le loro menti e di dare il via ad un grande progetto europeo.

Quando la Seconda Guerra Mondiale era giunta al termine, si era venuta a creare l'esigenza di pace: era impensabile che Paesi vicini, confinanti, si scontrassero per interessi economici e politici per i quali in realtà si sarebbe potuto trovare un accordo. Così nel 1951 venne creata la Comunità europea del carbone e dell'acciaio (CECA) alla quale aderirono 6 Paesi: Belgio, Francia, Germania Ovest, Italia, Lussemburgo e Paesi Bassi.

Questi saranno i Paesi Fondatori. Ma la comunità continua ad evolversi ed i membri si rendono conto che bisogna cominciare ad unificarsi economicamente. Per tale motivo il 25 marzo 1957 viene costituita la CEE (Comunità Economica Europea), considerata come la più importante comunità europea.

Gli anni passano. La famiglia continua ad ampliarsi.

Gli Stati membri passano in poco tempo da 6 a 10, poi 11, 13,... fino ad arrivare a 28. Ma nel 2016 qualcosa cambia. Uno dei Paesi membri, la Gran Bretagna decide di indire un referendum popolare, nel quale chiedeva alla popolazione se gradivano o meno la permanenza dell'Unione. Vince il "LEAVE". Il popolo Inglese ha deciso che la vita comunitaria gli va stretta: troppe tasse, troppa dipendenza dalla Banca Centrale Europea. E' il primo grande divorzio che colpisce l'Unione.

Unione Europea: solo cose belle?

Purtroppo no. L'unificazione sociale, politica, bancaria e monetaria è oggettivamente un vantaggio per i Paesi, ma non tutti hanno gli stessi vantaggi e le stesse agevolazioni. E' per questo che si sta assistendo ad un processo inverso: si sta passando dall'entusiasmo per la "vita comune" ai divorzi. Nel 2020 esisterà ancora l'Unione Europea così com'è oggi? o assisteremo ad una "Brexit su larga scala"? Lo scopriremo solo vivendo.