Il governo gialloverde, finita la campagna elettorale, inizia a fare i conti con impegni di natura economica e Politica, soprattutto in riferimento ad alleanze storiche difficili da rinnegare.

La riunione del Consiglio dell'Unione Europea proroga le sanzioni alla Russia

Si è svolta oggi, infatti, la riunione del Consiglio Ue che doveva decidere se prorogare od eliminare le sanzioni a carico della Russia per l'annessione della Crimea. Tali sanzioni sono state confermate all'unanimità e, dunque, anche con il voto italiano. A questo punto, appare chiaro che le parole di Salvini, pronunciate a più riprese, circa la possibilità di porre un veto alla proroga delle sanzioni sono state smentite dai fatti.

La posizione di Luigi Di Maio sulle sanzioni

Va anche detto che il governo italiano nel merito è tutt'altro che monolitico se è vero, come è vero, che Luigi Di Maio, riguardo alla possibilità di porre il veto in sede Ue, dava una decina di giorni fa mano libera al premier Conte circa l'opportunità di porre il veto nei consessi internazionali alla proroga delle sanzioni contro la Russia. Sanzioni che, a suo avviso, starebbero gravemente danneggiando l'agricoltura italiana, oltre ai settori del design e dell'aritigianato, stante l'impossibilità di entrare in quel mercato a causa delle ritorsioni russe. Il Ministro dello sviluppo economico si è poi difeso da chi lo accusa di essere filo russo, affermando di voler solo fare gli interessi italiani andando nei consessi internazionali con la prospettiva di dovere e potere dire qualche "no", ove questo sia nell'interesse nazionale.

Evidentemente per i "no" c'è tempo.

La politica estera italiana nel segno della continuità sulle sanzioni nonostante le parole di Salvini

Ma tra il dire ed il fare c'è di mezzo, se non il mare, l'opposizione fortissima del blocco dei paesi baltici e del nord Europa che, unitamente al segretario della Nato Stoltemberg, hanno subito provveduto a mettere le mani avanti chiudendo di fatto, per ora, a qualsiasi ipotesi di rinuncia alle sanzioni Ue contro Putin.

Salvini aveva anche provato a replicare allo stesso Stoltemberg affermando che la Nato è un'alleanza difensiva, alla quale l'Italia aderisce e da sempre contribuisce, ma che è necessario che l'alleanza comprenda come sia necessario occuparsi dei pericoli reali che incombono da sud, minacciando un paese membro come l'Italia, piuttosto che di nemici a suo dire immaginari nell'est Europa. Ma tutto questo alla fine si è tradotto, per ora, nel voto in sede Ue per il mantenimento delle sanzioni alla Russia.