E' scontro tra i governo italiano e l'Unione europea dopo l'attacco a Bruxelles da parte di Matteo Salvini, che ieri ha twittato: "L’Italia deve poter spendere i soldi necessari per mettere in sicurezza fiumi, scuole, autostrade e ospedali, senza che ci siano folli vincoli europei ad impedirlo".

La posizione del governo

In questi primi giorni dopo al crollo del Ponte Morandi a Genova, gli esponenti del governo italiano si sono alternati in una serie di dichiarazioni, che hanno avuto come bersaglio Autostrade per l'Italia e in seconda battuta, l'Unione Europea, rea di "impedire" con i suoi vincoli di bilancio, la manutenzione delle nostre infrastrutture.

Tale affermazione è apparsa ai più, abbastanza ardita, in considerazione del fatto che l'attuale gestore della rete autostradale e quindi anche del ponte Morandi, fa capo alla società Atlantia, che è un privato e i cui obblighi non sono condizionati dai vincoli europei di bilancio. Ma anche fosse, ha ragione il Governo oppure l'Ue, che ha rimandato le accuse al mittente? Vediamo meglio alcuni dettagli.

La risposta di Bruxelles

La risposta piccata di Bruxelles non si è fatta attendere e ieri un portavoce ha puntualizzato che in merito alla sicurezza delle strade, esiste una direttiva Ue la "Road infrastructure and safety management directive" che dal 2008 da la massima priorità alla sicurezza della cosiddetta Tent, la rete di trasporti transeuropea della quale anche il ponte Morandi faceva parte.

Tra le altre cose, la direttiva stabilisce che la sicurezza e la manutenzione stradale, in caso di gestione da parte di un privato, ricada interamente sullo stesso. Infine viene ricordato al ministro Salvini che lo sviluppo e la manutenzione delle infrastrutture, sono di competenza politica nazionale, rientrano nella flessibilità concessa ad ogni membro e che le regole fiscali europee la consentono.

Inoltre all'Italia, è stata applicata una flessibilità inerente il Patto di stabilità, in maniera rilevante, così da farne uno dei maggiori beneficiari dell'Ue. In pratica Bruxelles non si occupa delle politiche nazionali in materia di sicurezza stradale e lascia ampio margine agli stati membri su come disporre dei propri fondi.

Il piano Juncker e le raccomandazioni disattese di Bruxelles

Andando oltre, scopriamo che l'Ue da anni spinge sul rinnovamento delle infrastrutture attraverso il cosiddetto Piano Juncker, con il quale si è messo in campo un piano per smuovere 315 miliardi d'investimenti privati attraverso un fondo di garanzia europeo: tale iniziativa, ha avuto un successo clamoroso e la Commissione europea ha ammonito gli stati membri a fare spese mirate in materia e li ha invitati ad essere trasparenti in materia di gestione delle autostrade. Nel maggio 2017, per chiudere, la Commissione europea ha trascinato l'Italia davanti alla Corte di giustizia europea, per aver rinnovato senza gara le concessioni autostradali, per quanto riguardava l'autostrada A12, contravvenendo ad una direttiva del 2004.

La durezza dei quotidiani stranieri

Ha fatto inoltre notizia l'editoriale durissimo con il quale il giornale inglese The Indipendent, ha trattato la diatriba tra Salvini e Bruxelles, un pezzo dove si accusa il Governo italiano di aver reagito alla tragedia in modo sbagliato, accusando pur senza nominarli i 5 stelle di essersi sempre opposti a quei lavori che avrebbero potuto evitare la tragedia (il riferimento evidente è alla questione della Gronda, da sempre osteggiata dal movimento di Grillo e Di Maio). Il tono prosegue, se possibile, ancora più duramente, accusando il Governo italiano di essere un accolita di populisti di qualità scadente, che cerca di sfruttare il crollo a fini politici e di consenso.

Rivolgendosi poi a Matteo Salvini, il giornale inglese lo accusa di essere uno sfrontato con la faccia tosta, nel momento in cui accusa l'Ue e al tempo stesso governa in coalizione con il partito che si è opposto alla soluzione per risolvere il problema alla radice. Inoltre l'articolo difende la Ue, che, non ha mai posto veti alla ristrutturazione e messa in sicurezza del ponte crollato.

Salvini dal canto suo, ha tagliato corto affermando di non avere né tempo né voglia di rispondere a quelle che lui ha definito sciocchezze. Vedremo gli sviluppi di una vicenda che appare ancora lontana dalla conclusione.