Invitalia,( l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa), costituisce una delle poche possibilità , tutt'ora esistenti , per consentire di mettersi in proprio anche a chi dispone di pochi fondi .

L'Ente, di recente, ha pubblicato diversi bandi, dedicati soprattutto a giovani under 35 e disoccupati, per la creazione di nuove aziende, tra i quali i più adatti ai piccoli imprenditori sono:

- Lavoro Autonomo, ideale per chi voglia creare una piccola ditta individuale, offre un finanziamento sino a € 25.000;

- Microimpresa, che finanzia le nuove società di persone , composte per la maggioranza da disoccupati, sino all'ammontare di € 139.000;

- Franchising, rivolta a società o persone che intendano avviare una nuova attività con la suddetta tipologia.

Dopo l'entrata in vigore del D.L. 145/2013 ed il blocco (tutt'ora vigente) di un altro importante bando Invitalia, chiamato Autoimprenditorialità, è sopraggiunta una certa confusione tra gli operatori del settore, in quanto era stata più volte affermata l'eliminazione dei contributi a fondo perduto da tutte le misure previste.

Fortunatamente, di recente, sono state pubblicate delle nuove FAQ , all'interno del sito di Invitalia, inerenti i bandi Franchising, Lavoro Autonomo e Microimpresa .

L'Ente, tramite il vademecum, chiarisce che tutte e tre le suddette agevolazioni beneficiano ancora di contributi a fondo perduto, che possono arrivare alla misura massima del 50% rispetto al totale finanziabile.

Nel dettaglio, le somme concedibili sono così suddivise:

- Per gli investimenti: un contributo a fondo perduto ed un mutuo a tasso agevolato, la cui somma può coprire sino al 100% delle somme necessarie;

- Per le spese di gestione relative al primo anno: un contributo a fondo perduto, che può arrivare al 100% dei costi.

Ad esempio, qualora la Società Rossi voglia creare una nuova azienda, e necessiti di un totale di € 96.000, di cui € 80.000 di investimenti ed € 16.000 quali spese di gestione inerenti al primo anno di attività, il finanziamento sarà così suddiviso:

- € 16.000 (spese di gestione), erogate al 100% quali contributo a fondo perduto ;

- Dei restanti € 80.000, saranno concessi a fondo perduto solo € 32.000, ovvero il 50% dell'agevolazione totale; di conseguenza, i residui € 48.000 saranno erogati come finanziamento a tasso agevolato.

Le possibilità offerte da Invitalia, dunque, costituiscono davvero un'ottima occasione, per chi abbia una valida idea d'impresa ma non disponga dei fondi sufficienti per realizzarla: l'Ente, per semplificare l'accesso al credito, ha persino creato un form diretto di business plan da compilare unitamente alla domanda di finanziamento.

Il progetto d'impresa dovrà contenere una relazione sull'idea , le motivazioni che ne stanno alla base, il mercato a cui si rivolge ed il target di clientela dei prodotti/servizi; dovrà essere sviluppato un piano dei costi, degli investimenti e dei prezzi al pubblico, un bilancio previsionale quinquennale ed un cash-flow; infine, particolare importanza sarà data al curriculum dei proponenti, che sarà valutato tanto più positivamente quanto più sarà attinente la precedente esperienza all'attività da svolgere.

Data la criticità delle informazioni da inserire nella domanda, al fine di evitare di perdere l'ottima opportunità, è consigliabile far comunque sviluppare un business plan professionale da un bravo consulente o commercialista, a meno che non si disponga già di valide conoscenze in campo tecnico-economico.