Stiamo entrando nel vivo della nuova stagione di domande di aiuto comunitario per gli agricoltori. Parliamo delle domande PAC, quelle che di norma ogni anno gli agricoltori presentano per percepire i premi e che in anni di crisi come questi, sono molto importanti per le aziende del settore. La scadenza senza penalizzazioni è fissata per il 15 maggio. Altra data da ricordare è il 16 giugno, data ultima per richiedere titoli alla riserva nazionale. Vediamo allora di chiarire alcuni aspetti fondamentali per il corretto utilizzo di questi aiuti comunitari.

Cosa dice AGEA

L’Ente per le erogazioni in agricoltura è l’AGEA che ha da poco pubblicato alcune circolari per avviare la nuova stagione delle domande e per chiarire le novità della nuova PAC. Il 2016 sarà un anno importante perché è l’anno di partenza del classico quadriennio di applicazione della normativa. In parole povere, con le domande e gli interventi di quest’anno, si sistemerà il portafoglio titoli degli agricoltori per il periodo 2016-2020. L’agricoltore ha tempo fino al 15 maggio per presentare la domanda. Le domande presentate dopo, subiranno una penalizzazione sull’importo richiesto dell’1% per ogni giorno di ritardo fino al 9 giugno. La presentazione della domanda in linea con la scadenza del 15 maggio dà la possibilità entro la fine del mese di modificarla senza penalità.

Domanda grafica, agricoltore attivo e soglia minima

La novità più importante per quanto concerne queste domande è rappresentata dalla domanda grafica. La nuova modalità di presentazione della domanda entrerà a regime nel 2018, ma l’avvio è previsto già quest’anno con l’obbligo di utilizzare la nuova domanda che scatterà per il 25% delle aziende.

Bisogna ricordare che per presentare domanda e per percepire il premio, l’agricoltore deve essere attivo e l’importo del premio non potrà essere inferiore a 250 euro. In parole povere, agricoltori che non presentano domanda da anni, o che hanno superfici e titoli tali che il premio che si potrebbe percepire fosse sotto le 250 euro, non saranno ammessi.

Da questo punto di vista, già ufficiale che la soglia minima dal 2017 salirà a 300 euro. Tutti i titoli assegnati ad agricoltori che non rientrano tra gli attivi o che sono sotto soglia, andranno a finire nella riserva nazionale.

Riserva nazionale

Un istituto molto importante è la “riserva nazionale”, contenitore di titoli da cui alcuni soggetti impegnati in attività agricole possono attingere per creare o sistemare il portafoglio titoli. Si tratta di uno strumento che permette di ottenere titoli da chi non li ha oppure di aumentare l’importo del titolo per chi li ha ridotti. Possono attingere alla riserva, in via prioritaria, i giovani che si avviano all’attività agricola quest’anno o che sono partiti dal 15 maggio 2011.

Necessario inoltre l’aver presentato la prima domanda entro due anni dall’avvio dell’attività. Per giovani, AGEA considera coloro che non hanno ancora 40 anni compiuti. L’utilizzo della riserva è consentito anche a tutti gli agricoltori che non hanno potuto presentare domanda per eventi anomali come decesso del titolare dell’azienda, calamità o eventi di natura patrimoniale. Possono attingere anche gli agricoltori con terreni situati in comuni montani o svantaggiati, come quelli siti nelle 13 regioni dove sono partiti i PSR (piani di sviluppo regionale). La domanda per l’accesso alla riserva nazionale scadrà il 15 giugno.