Una mattina di fine estate in consiglio regionale Liguria. Alice Salvatore (capogruppo del Movimento Cinque Stelle) chiede di anticipare ad inizio seduta le interrogazioni sul rischio alluvioni per situazionedi emergenza. Proposta chesuscita l’indifendibile e inaccettabile ilarità del presidente dell'assemblea Bruzzone, degli assessori Viale e Giampedrone e dei consiglieri del Partito Democratico. Nulla di nuovo: non stupiscono, infatti, gli allagamenti causati dalle piogge dei giorni scorsi nel ponente genovese. Disagi che non spostano di unmillimetrole convinzioni dell'assessore alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone, che ha accusato M5S di aver perso contatto con la realtà: "Il movimento cinque stelle continui pure a vivere nel mondo delle favole, la realtà delle cose per nostra fortuna è differente".

E glielo ha detto in assemblea, in uno scontro frontale, dal quale il movimento aspettava delle risposte.

Le malelingue, ahiloro per partito preso, parleranno di un cinque stelle ostruzionista, incapace di proporre ma soltanto di crticare. Ovviamente. Se non ci fosse di mezzo la politica, ma anche più semplicemente se si mettessero da parte i pregiudizi, le richieste della Salvatore assumerebbero un contorno normale, lecito. E i primi a volerlo, chiaramente, sarebbero i cittadini liguri, che hanno subito 5 alluvioni negli ultimi 4 anni. Cittadini, una semplice parola che identifica lo spirito del Movimento Cinque Stelle. La capogruppo Salvatore ha puntato i riflettori sulle metodologie contro il rischio alluvione, chiedendo lumi su coperture, accordi, tempi.

Tutto ciò che gli elettori volevano facesse quando l'hanno scelta. È questa la chiave. Il movimento non ha la bacchetta magica per risolvere i problemi ma fa esattamente ciò che dice.

"Toti e i suoi assessori ormai ci hanno abituato: agitano un po' di fumo ma alla fine non riescono a prendersi un impegno concreto con i cittadini liguri - sbotta la Salvatore - Queste persone meriterebbero maggiore rispetto da parte delle istituzioni, dopo i gravi disastri ambientali degli ultimi anni.

Tanti numeri ma nessuna scadenza". Le richieste della capogruppo: "Vogliamo sapere quali lavori sono previsti e quando inizieranno. Domande alle quali Giampedrone non intende rispondere". Intanto la stagione della pioggia si avvicina, chissà se i professoroni della politica se ne accorgeranno.