Rispettare quantomeno per l'intera durata ciò che è stato concordato e firmato. Questo è quanto chiede l'Ugl, per quel che riguarda i lavoratori della Pubblica Amministrazione, in merito al rinnovo del contratto collettivo nazionale.



In particolare Augusto Ghinelli, responsabile del Dipartimento Pubblico Impiego del Sindacato, auspica per i dipendenti pubblici nuove garanzie considerando, tra l'altro, che il costo della vita di oggi non è più uguale a quello del 2009.



In altre parole, dopo il blocco del Ccnl, è importante che il nuovo contratto collettivo nazionale di lavoro sia tale che poi nel tempo non venga alterato dai Governi che verranno.

E per questo serve che nel Ccnl vengano introdotti strumenti tali da garantire quantomeno quelle che sono oramai secondo l'esponente dell'Ugl le ultime garanzie rimaste.



Importante, nell'ambito della trattativa, saranno anche i tempi ed i modi del confronto visto che tutte le parti interessate dovranno avere la possibilità di condividere e di esaminare il testo nella sua interezza per la parte giuridica come per la parte economica.

Di certo in materia di rinnovo del Ccnl nella PA non sono ammesse sorprese come quelle per circa 100 mila lavoratori della scuola chiamati a restituire a rate i maggiori importi percepiti per gli scatti di anzianità. Per fortuna però è arrivata la marcia indietro del Governo Letta su un provvedimento che in questi ultimi giorni ha occupato le prime pagine dei giornali online come sulla carta stampata.