Il dibattito relativo alle Pensioni 2014 INPS si fa sempre più acceso e dopo settimane di dichiarazioni, illazioni, proposte e bocciature è arrivata una buona notizia, seppur limitata in quanto a raggio d'azione: alcuni lavoratori appartenenti alla cosiddetta Quota 96 potranno infatti fruire dei requisiti pre riforma Fornero e andare in pensione a partire dal primo settembre.



Il capitolo Pensioni 2014 INPS trova dunque un primo importante punto risolutivo, anche se è bene precisare che solo una piccola parte dei circa 4.000 impiegati del personale scolastico rientrante nei Quota 96 potrà fruire del regime pre riforma Fornero; anche per esodati e precoci si aprono importanti spiragli, facciamo il punto.



Pensioni 2014 INPS: via libera alla pensione per alcuni Quota 96, indispensabile aver fruito della legge 104 o del congedo straordinario

Della categoria Quota 96 fa parte il personale scolastico (personale amministrativo e professori) che sommando anni anagrafici e quelli di contributi versati giunge per l’appunto alla cosiddetta Quota 96, un requisito ritenuto sufficiente per avere diritto alla pensione prima della riforma Fornero che ha modificato il disposto normativo. Fanno parte dei Quota 96 anche i lavoratori che hanno 40 anni di contributi oppure 65 anni, se uomini, e 61, se donne, purchè abbiano in entrambi i casi almeno 20 anni di contributi alle spalle.



Sui circa 4.000 dipendenti totali che presentano queste caratteristiche, solo pochi (come accennato) potranno però andare in pensione dal primo settembre in virtù dell’art. 11 bis del Decreto Legge n. 102 del 31 agosto 2013; a fruire del disposto normativo citato saranno infatti i lavoratori che nel 2011 si trovavano in stato di congedo straordinario (per motivi di salute o per assistere un parente) o si trovavano ad aver fruito del permesso di 3 giorni al mese regolamentato dalla legge 104. Tutti i Quota 96 che abbiano i requisiti suddetti dovranno inoltrare la domanda di pensionamento alla DTL entro il 26 febbraio 2014.



Come accennato, il capitolo Pensioni 2014 INPS trova dunque un importante punto di svolta, anche se ancora molto va fatto perchè si possa arrivare ad una risoluzione definitiva.

Pensioni 2014 INPS: esodati e precoci, le novità

Sui fronti esodati e precoci si registrano le importanti dichiarazioni rilasciate dal ministro Franceschini, che per il 2014 ha assicurato un allargamento di esodati salvaguardati e lo stanziamento di maggiori fondi; la criticità più rilevante è costituita dal tipo di intervento che va predisponendo ormai da settimane il governo, che invece di riformare le norme introdotte dalla riforma Fornero punta alla messa a disposizione dei lavoratori di strumenti da adottarsi su base volontaristica. Certo, si continua a lavorare nel tentativo di incrementare la flessibilità in uscita, ma il rischio concreto è che non si proceda alla riforma strutturale invocata non solo dalle parti sociali ma anche dagli stessi giuslavoristi, in primis Epifani, da sempre favorevole ad invertire la rotta rispetto al disposto Fornero.



Sempre acceso infine il dialogo sulla pensione anticipata donne con opzione contributivo e sull’ipotesi del prestito pensionistico INPS avanzata dal ministro Giovannini. Dopo la risoluzione parziale del caso Quota 96 ogni discussione può essere condotta con maggiore serenità, ma il dibattito sulle pensioni 2014 INPS rimane comunque molto acceso. Tante sono ancora le criticità che attendono infatti una soluzione definitiva.