Come noto,oltre alla pensione di vecchiaia(spettante al raggiungimento di una certa età, a patto di avere 20 anni dicontributi), fu introdotto, dalla riformaFornero sulle Pensioni del 2012, l'istituto della pensione anticipata,legato non all'anzianità anagrafica, bensì a quella contributiva: un escamotageche serviva a venire incontro alle esigenze di chi, tanti decenni fa, eraentrato in giovane età nel mondo del lavoro, e che avrebbe rischiato di trovarsiimbrigliato nelle maglie della nuova disciplina. Ne abbiamo già parlato inun'altra occasione.
Tuttavia,per chi avesse richiesto la pensioneanticipata prima di aver compiuto il 62esimo anno d'età, era prevista una penalizzazionesull'assegno pensionistico pari all'1% per i primi due anni di anticipo e al 2%per ogni anno successivo rispetto ai primi 2.
Talepenalizzazione non operava nel caso in cui quell'anzianità contributiva fossederivata 'esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro, includendo iperiodi di astensione obbligatoria per maternità, per l'assolvimento degliobblighi di leva, per infortunio, per malattia e di cassa integrazione guadagniordinaria'.
Nessunamenzione, quindi, ai fini del conteggio dell'anzianità contributiva, per leassenze dovute ai permessi Legge 104 (sia fruiti per l'assistenzaa familiari con disabilità che quelli usati dalle stesse persone con disabilitàlavoratrici) nonché ai permessi AVIS.
Legge di stabilità 2014 e permessi Legge104
Mentre ipermessi AVIS sono stati tempestivamente esclusi da tale penalizzazione con unemendamento, per i permessi Legge 104 si è dovuto attendere moltodi più.
In un primomomento, a fine ottobre, la Commissione Bilancio ha infatti bocciato unemendamento (approvato dalla Commissione Affari sociali) che andava in taledirezione per mancanza di copertura.
Finalmente, il 27 dicembre 2013, ilParlamento italiano ha approvato la legge di stabilità per il 2014, cioè ladisposizione principale in materia di spesa pubblica, ponendo rimedio a questa situazionea dir poco paradossale, lesiva dei diritti dei lavoratori che hanno assistitonegli anni familiari con disabilità.
Inparticolare, è stato modificato l'articolo 6, comma 2 quater della Legge14/2012, cd.
riforma Fornero, escludendodal calcolo delle penalizzazioni ai fini della pensione anticipata 'i congedi e i permessi concessi ai sensidell'articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, n. 104'.
Illavoratore con disabilità o che nel corso della propria vita lavorativa hadovuto assistere familiari con disabilità non sarà costretto a lavorare di più perraggiungere il monte contributi richiesto perché ha usufruito dei permessi Legge 104.
Grazieall'emendamento della senatrice Maria Grazia Gatti (capogruppo del PartitoDemocratico in commissione Lavoro) è stato ripristinato, dunque, un principiodi civiltà.
Le ore e i giorni non trascorsi sul posto di lavoro inforza della Legge 104 sono adesso riconosciuti come ore e giorni di lavoro atutti gli effetti.