La questione dei diplomati magistrali entro il 2002, collocati per oltre un decennio, a causa di un errore burocratico, nella III fascia di circolo e d'istituto, considerata da sempre dei non abilitati per brevi supplenze, ebbe inizio diversi anni fa.

Facendo una breve digressione, possiamo dire che cominciò ad emergere qualcosa dal sit-in del 23 luglio 2008 a Montecitorio, in cui delle associazioni volontarie di insegnanti precari si attivarono a tutela della loro condizione. In principio solo il M.i.d.a (Movimento insegnanti da abilitare) e l'Adpna (Associazione docenti precari non abilitati ).

Successivamente l'Adida (Associazione docenti invisibili da abilitare) e infine negli ultimi anni si è venuto a creare il CNDM che ha poi preso le difese esclusive della categoria docenti Scuola dell'infanzia e primaria. Negli anni questi docenti si accorsero (anche con qualche scissione interna), che c'erano i presupposti per un'azione legale al Tar e che l'abilitazione era intrinseca nel titolo di studio stesso, quindi non sarebbero neanche serviti costosi corsi abilitanti , la laurea in Sfp e i più recenti pas (Scienze della Formazione Primaria).

Tale laurea se conseguita entro 2008, consentiva l'accesso nelle graduatorie ad esaurimento che sono quelle che garantiscono il passaggio in ruolo per intenderci, cosa che sia per i diplomati magistrale che per chi si è laureato dopo tale anno non è stata più possibile.

Molta gente con maturità magistrale entro 2002, si era iscritta al corso di laurea, sperando di migliorare la propria posizione lavorativa e accelerare l'accesso al ruolo. Al Miur è convenuto economicamente speculare sulla questione abilitazione, in quanto creare un corso di laurea ad hoc ha permesso alle università di avere un cospicuo numero di iscritti, idem per i costosi corsi abilitanti riservati a chi aveva i 360 giorni di servizio in un certo arco temporale; l'unico vantaggio che hanno avuto questi docenti è quello di entrare nelle ex graduatorie permanenti ora ad esaurimento per aspirare anche se in tempi lunghi,al ruolo.Inoltre se i diplomati magistrali entro il 2002 fossero stati collocati fin dall'inizio in II fascia, probabilmente a quest'ora erano di ruolo o quantomeno avrebbe avuto più anni di supplenze alle spalle e più contributi.

Calcolando quanti anni di precarietà prevede questo mestiere, avere qualche anno di contributi in più ai fini pensionistici è utile dato che l'età pensionabile tende ad allungarsi e l'accesso nel mondo del lavoro per i giovani arriva sempre più tardi. Anche per questi motivi,che indubbiamente hanno danneggiato questi docenti privandoli della possibilità di stabilizzazione, in questi giorni stanno partendo esposti alla Procura della Repubblica in attesa che il Miur si pronunci sulla questione e applichi il parere del Consiglio di Stato.

Il CNDM (Coordinamento Nazionale Diplomati Magistrali) ha annunciato che si costituirà parte civile nella causa penale. Secondo quando afferma il CNDM è doveroso estendere il parere del Consiglio di Stato erga omnes e non solo ai ricorrenti. Tutto ciò dovrebbe avvenire entro l'uscita del decreto per l'aggiornamento delle graduatorie di istituto 2014-2017 in cui il Miur chiarirà situazione tramite avvocatura dello Stato.