Grane in vista per i prepensionati della pubblica amministrazione per quanto riguarda la liquidazione, meglio conosciuta con il termine 'buonuscita'. L'Inps, infatti, ha emesso una circolare (la numero 79) secondo la quale, per molti dipendenti del pubblico impiego potrebbero dilungarsi i tempi di riscossione della liquidazione. Vediamo cosa ci dice l'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.


Inps, riforma pensioni, esodati PA: liquidazione, c'è un doppio regime

Per quanto riguarda la buonuscita siamo di fronte ora a due casi nettamente distinti. 
1) dipendenti pubblici in esubero e prepensionati secondo i vecchi requisiti (pre riforma Fornero) maturati entro il 31 dicembre 2011: in questo caso il termine di pagamento della buonuscita comincerà a decorrere dall'ultimo giorno di lavoro, ovvero da quello di collocamento a riposo e sarà pari a:
  • 105 giorni per chi ha maturato la pensione di vecchiaia entro il 12 agosto 2011 o i requisiti contributivi massimi (40 anni solitamente;
  • sei mesi per tutti coloro che al 12 agosto 2011 avranno maturato i requisiti per la pensione anticipata secondo la quota;
  • ventiquattro mesi per tutti coloro che avranno maturato i requisiti con la quota dal 12 agosto 2011 al 31 dicembre 2011.
2) dipendenti pubblici in esubero, prepensionati in base ai vecchi requisiti maturati entro il 31 dicembre 2016. In questo caso il trattamento di fine rapporto non decorrerà più dal giorno di collocamento a riposo, ma dal giorno in cui avrebbe maturato la pensione secondo la riforma Fornero. Sicuramente non si tratta di una buona notizia perchè, in questo caso, i tempi di riscossione della liquidazione si allungheranno ulteriormente.