Dopo la proclamazione dello sciopero generale della categoria per il 18 giugno del 2014, e di un pacchetto di agitazioni che partirà il 14 per poi concludersi il 28 giugno del 2014, le Associazioni che tutelano gli interessi dei gestori delle pompe di benzina sono state convocate dal Mise, il Ministero dello Sviluppo Economico, per la giornata di lunedì 9 giugno del 2014. Secondo la Faib la convocazione da parte del Ministero è tardiva, il che lascia intendere come difficilmente si arriverà ad una revoca o ad un differimento delle agitazioni che spazieranno dallo Sciopero Generale allo spegnimento dei self service, e passando per la mancata accettazione della moneta elettronica all'atto del pagamento del rifornimento effettuato dagli automobilisti.

Ma cosa chiede la categoria, peraltro da tanto, troppo tempo? Ebbene, le Associazioni dei benzinai chiedono che la rete di distribuzione ordinaria ed autostradale del carburante venga ristrutturata, che venga contrastata la cosiddetta ghostizzazione della rete, e che il rifinanziamento del Fondo Indennizzi avvenga senza oneri a carico dei gestori.

Inoltre, viene chiesto il rispetto della normativa vigente a fronte di condizioni che si presentino eque e non discriminatorie. E per quel che riguarda gli oneri legati al pagamento con le carte di credito, la Faib e le altre associazioni di categoria dei gestori da tempo, ma ad oggi senza alcun risultato, chiedono che i costi vengano abbattuti attraverso la ripartizione tra lo Stato, i gestori e le compagnie petrolifere.