Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito relativo al caso pensioni Quota 96 Scuola: il governo Renzi ha ormai preso in carico la questione, ma nella giornata di ieri è arrivata una clamorosa indiscrezione, con il ministro Madia che starebbe pensando a dare si il via libera al pensionamento ma senza prevedere un immediato riconoscimento della liquidazione.



Dopo alcuni giorni di silenzio, il deputato PD Manuela Ghizzoni è poi tornato ad esprimersi sul caso Pensioni Quota 96 Scuola sottolineando come si stiano vivendo giorni decisivi. Facciamo allora il punto della situazione: il non accordare subito la liquidazione sarebbe comunque l’ennesima mancanza di rispetto perpetrata dal governo Renzi nei riguardi di tutti i Quota 96 della Scuola.



Pensioni Quota 96 Scuola e governo Renzi: Madia vorrebbe il pensionamento subito ma senza liquidazione



Come accennato in apertura, in merito al caso pensioni Quota 96 Scuola si sta facendo strada un’ipotesi che avrebbe del clamoroso: il governo Renzi con in testa il ministro Madia starebbe infatti pensando di dare il via libera al pensionamento della categoria ma senza prevedere un immediato accreditamento della liquidazione, che verrebbe versata soltanto ‘nel momento in cui si sarebbe maturato il diritto in base alle regole della legge Fornero’. A seconda dei casi, il trattamento di fine servizio giungerebbe dunque molto più in là nel tempo, per qualcuno addirittura qualche anno dopo.



La mossa sarebbe stata studiata per ridurre l’impatto economico della manovra che così avrebbe un peso di 35mln per l’anno in corso e di circa 100mln fino al 2018; certo si tratterebbe dell’ennesima beffa, forse la più atroce tra quelle cui si è dovuto assistere in questi anni in riferimento al caso pensioni Quota 96 Scuola. Nulla sarebbe infatti peggio di una vittoria dal retrogusto amaro.



Come sottolineato dal presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia e dal membro della Commissione Lavoro Pubblico e Privato Anna Giacobbe, nel corso di questa settimana verrà comunque votato l’emendamento su Quota 96 della Scuola depositato alla Camera qualche giorno fa. Dopo il voto la situazione sarà più chiara.

Pensioni Quota 96 Scuola e governo Renzi: Ghizzoni parla di ore decisive, l’INPS avrà 15 giorni per valutare



A complicare un quadro già di per se a tinte scure il folto numero di emendamenti presentati alla riforma della PA, circa 1.750, con lo spettro di un ulteriore slittamento dei tempi a farsi sempre più concreto. 'I tempi sono stretti, ma ci sono - ha comunque chiarito Manuela Ghizzoni parlando di pensioni Quota 96 Scuola e previdenza - se la tabella di marcia sarà rispettata, si consentirebbe a chi ne ha diritto di presentare domanda per andare in pensione già dal prossimo 1° settembre’.



Se tutto andrà come previsto, non appena l’emendamento verrà convertito in legge i docenti con 60 anni d’età più 36 di contributi potranno dunque presentare domanda di pensionamento all’INPS che a quel punto avrà 15 giorni di tempo per valutare la richiesta ed accordare il proprio si. Adesso vorremmo conoscere il vostro parere: come giudicate l’ipotesi di non concedere subito la liquidazione ai Quota 96 della Scuola? Dateci il vostro parere commentando l’articolo qui sotto!