Per creare opportunità di lavoro, bisogna investire anche nell'agricoltura. E'questo il governo-pensiero in merito alle future strategie per creare occupazione nella nostra penisola. Giovani e non solo nel decreto "Terrevive" che mira ad assegnare terreni agricoli "pubblici" con prelazione per gli Under 40 a partire già da settembre 2014. Il decreto stabilisce la messa in vendita o la locazione di oltre cinquemila e cinquecento ettari di terreni pubblici per poter rilanciare il settore agricolo. Il provvedimento nato dalla collaborazione tra Ministero dell'Economia e Ministero delle Politiche agricole ha come oggetti tutti i terreni, attualmente non utilizzati per scopi dei vari enti, appartenenti al demanio pubblico, al corpo forestale dello stato e al Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA).

I terreni messi a disposizione dei partecipanti al bando sono numerosi se si pensa che potrebbero coprire la superfice del Mar Ionio in quanto ad estensione e per questo possono essere un punto di inizio per incoraggiare, incentivare ma anche rilanciare il lavoro agricolo.

Le procedure di assegnazioni sono ancora in corso di definizione ma, dicono fonti del ministero, saranno trasparenti e chiare. Per terreni che valgono più di centomila euro si provvederà ad asta pubblica mentre per quelli inferiore a tale importo, i vari enti dovranno utilizzare tutti gli strumenti di pubblicità e le strutture negoziali in essere per poter assegnare i terreni. Tali suoli saranno pubblicati a mezzo stampa e sul sito dell'Agenzia Nazionale del Demanio.

Del totale dei terreni circa il venti per cento sarà destinata alla locazione. Si prevedono più lotti che saranno dati in prelazione a giovani agricoltori che abbiano dei requisiti stabilite dai due ministeri. A questa misura si aggiungono tutte le azioni previste nel decreto "Campolibero" che pone la detrazione per affitto dei terreni al diciannove per cento per giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli under 35 e gli incentivi per assumere giovani a tempo indeterminato o determinato (tre anni minimo) con uno sgravio di un terzo sulle quote contributive a carico dell'azienda. Per essere sempre aggiornati su queste iniziative si possono visitare i siti del Ministero delle Politiche Agricole, dell'Economia e del Demanio Pubblico. Il futuro è nella nostra terra.