Non accenna ad esaurirsi il dibattito in tema di riforma pensioni 2014 e previdenza: le ultime notizie si riferiscono principalmente alla manovra di riassetto della pensione anticipata e alle mosse che se adottate potrebbero interessare indirettamente la categoria dei lavoratori precoci, ma a scuotere davvero l’intero contesto previdenziale sono i chiarimenti recentemente diffusi dall’INPS in merito alla deroga contenuta nella Legge Fornero e riferita alla fruizione della Quota 96 per certe categorie di lavoratori.
La deroga prevede che a certe condizioni alcune tipologie di lavoratori privati possano accedere alla pensione anticipata a quota 64 anni, in anticipo dunque di due anni sul limite fissato dalla stessa Legge Fornero, a patto però che abbiano raggiunto la Quota 96 entro l’anno 2012. In linea generale ogni nuovo intervento in tema di previdenza e riforma Pensioni 2014 dovrebbe giungere all’interno della Legge di Stabilità, ma il rischio di un nulla di fatto si fa più concreto che mai adesso che bisognerà ‘fare i conti’ con la Buona Scuola di Renzi. L’iter di effettuazione della riforma delle pensioni 2014 procede dunque tra molti bassi e pochi alti.
Riforma pensioni 2014 Renzi, precoci e pensione anticipata: Poletti e Damiano insistono ma spunta il pacchetto ‘La Buona Scuola’
Nel corso delle ultime settimane Poletti e Damiano sono tornati insistentemente a parlare di riforma pensioni 2014, previdenza e pensione anticipata accennando ad alcuni interventi che potrebbero risultare molto utili per i
lavoratori precoci: al di là della ampie manovre prospettate dal
ministro che vorrebbe un sistema
più flessibile e meno rigido che risulti ‘in grado di aiutare chi ha oltre 60 anni ed è rimasto senza lavoro né pensione’ tiene in particolare banco la proposta di
Cesare Damiano che vorrebbe si introducesse il pensionamento per tutti i lavoratori a quota 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica. Il problema è che si tratta di un’ipotesi estremamente
onerosa che adesso più di prima è messa a repentaglio dalla
Buona Scuola di Renzi, che come accennato dallo stesso Premier necessiterà di parecchie risorse per decollare. A questo punto solo la legge di Stabilità potrà consegnare la verità: a margine del provvedimento il governo Renzi dovrà infatti
contabilizzare le risorse necessarie a sostenere il pacchetto la Buona Scuola e ratificare le manovre previdenziali attinenti riforma pensioni 2014 e pensione anticipata annunciate in questi mesi da vari esponenti dell’Esecutivo.
Riforma pensioni 2014 Renzi, la Quota 96 per i privati è già legge
Restando sempre in tema di
riforma pensioni 2014 e previdenza non si può poi ignorare la circolare con la quale l’INPS ha recentemente chiarito alcuni punti della deroga contenuta nella Legge Fornero e relativa alla
Quota 96 pro lavoratori privati. E’ in particolare l’articolo 24, comma-15 bis del Dl 201/2011 a prevedere che, in via eccezionale, i lavoratori e le lavoratrici dipendenti del settore privato iscritti all'
Ago e alle forme sostitutive della medesima possono accedere alla pensione anticipata al compimento di
64 anni di età in deroga alle nuove norme statuite dalla Legge Fornero. L’INPS ha però precisato che per poter fruire di questo speciale regime, i diretti interessati devono aver conseguito la
Quota 96 entro il 31 dicembre 2012 e risultare lavoratori dipendenti alla data del
28 dicembre 2011: chi ha perso il posto di lavoro o risulti senza un impiego alla data del 28 dicembre 2011 rimarrà dunque
escluso dal beneficio. Insomma, in un momento nel quale la categoria dei
Quota 96 della Scuola lotta per conquistare l’accesso al
pensionamento viene in risalto il fatto che la Quota 96 per i lavoratori privati esiste già ed è statuita dalla stessa
Legge Fornero. Al momento, e qui sta il problema, non è però prevista un’estensione del beneficio ad altre categorie lavorative;
continuate a seguirci, vi terremo aggiornati sui futuri sviluppi.