Il bonus degli 80 euro è uno dei cavalli di battaglia della politica renziana ed è in questa direzione che vuole proseguire il Presidente del Consiglio, puntando ad allargare la platea dei potenziali beneficiari. Più facile a dirsi che a realizzarsi, però. Teniamo presente, ad esempio, che servirebbero quasi quattro miliardi per accontentare gli 'incapienti', cioè coloro che percepiscono redditi molto bassi (inferiore agli otto mila euro all'anno): per l'esattezza parliamo di circa 3 miliardi e 840 milioni di euro all'anno, calcolando la cifra di 960 euro annue per ognuno. I propositi sono tanti ma come ribadito ieri sera durante la trasmissione televisiva 'Porta a Porta' dove è intervenuto come ospite, il principale obiettivo, intanto, è quello di mantenere il bonus per chi già lo sta prendendo: anche qui bisognerà fare gli equilibristi sulla corda sospesa nel vuoto, visto che si parla di ben dieci milioni di euro da tirare fuori. E' ipotizzabile, dunque, l'estensione del bonus degli 80 euro anche agli incapienti? In pratica, si tratta di un progetto difficile da realizzarsi anche perchè il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan ha già messo le mani avanti, affermando che i poveri vengono già assistiti attraverso la 'social card'. Semmai il governo potrà continuare piuttosto sulla strada di rafforzamento del Sia, ovvero il sostegno all'inclusione attiva, intrapresa da Enrico Giovannini, predecessore del ministro Poletti che insisterà sui percorsi personalizzati di inserimento in campo lavorativo.

Governo Renzi, bonus 80 euro e stipendi: chi saranno i prossimi beneficiari?

Chiediamoci dunque: Matteo Renzi, per l'estensione del bonus, si riferiva ai pensionati e ai titolari delle partite Iva? Forse, ma anche qui con i soldi da tirare fuori non c'è da stare troppo allegri. I pensionati che potrebbero beneficiare del bonus sarebbero quelli che attualmente percepiscono un assegno compreso tra i 1000 e i 2000 euro al mese (sono circa 6 milioni e mezzo); i titolari delle partite Iva sono circa 3 milioni e mezzo ed anche in questo caso il bonus sarebbe una spesa particolarmente dura da mantenere. Ecco perché l’ipotesi di un allargamento dello sconto Irpef, attualmente, meno utopistica, sarebbe quella che riguarda le famiglie numerose con un solo stipendio. La soglia per ottenere gli 80 euro potrebbe lievitare da 26 mila a 31 mila euro con due figli a carico, a 40 mila con tre, a 50 mila con quattro. Un 'ritocchino' che comporterebbe una spesa di soli 200-300 milioni che accontenterebbe un discreto numero di famiglie.