Con il Decreto-Legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito dalla legge 7 agosto 2012 n.135, recante disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, il Miur ha dato l'avvio all'innovazione tecnologica all'interno delle istituzioni scolastiche che ha avuto effetti veramente sconvolgenti per l'organizzazione delle scuole, sia dal punto di vista amministrativo sia per quello didattico. In particolare ricordiamo che le novità hanno riguardato:

  • le iscrizioni con modalità on-line;

  • la pagella in formato elettronico, da rendere disponibile per le famiglie sul sito della Scuola o tramite posta elettronica;

  • i registri on line;

  • l'invio delle comunicazioni agli alunni e alle famiglie in formato elettronico, che riguardano le informazioni tipicamente presenti nel registro di classe e del professore quali le assenze, giustificazioni, provvedimenti disciplinari, argomenti svolti, valutazioni, compiti per casa, messa a disposizione di materiale didattico, fino alla realizzazione di vere e proprie classi virtuali.

Per la realizzazione di tutte le innovazioni, si rendono necessarie, come condizioni essenziali:

  • la presenza di una rete locale estesa all'intero edificio scolastico

  • la presenza di dispositivi quali PC, tablet, notebook non solo per ciascun docente e uno per ciascuna classe, ma soprattutto un tablet per ciascun allievo.

Per l'attuazione di quanto sopra però il Miur precisa anche che "si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica" che tradotto in linguaggio comprensibile a tutti, vuol dire che le istituzioni scolastiche devono provvedere con fondi propri alla realizzazione di tutte le novità indicate nella legge.

A tal proposito, il dr. Giulio Massa, presidente del Comitato regionale Lombardia ANINSEI (Associazione Nazionale Istituti Non Statali di Educazione e di Istruzione), sostiene che "L'innovazione tecnologica è un processo naturale che gli istituti scolastici devono saper e poter gestire, pur in considerazione della notevole richiesta di risorse economiche ed umane necessarie. Il cambiamento e l'ammodernamento della didattica passa attraverso la costruzione di un ecosistema scuola condiviso"

Partendo da questi presupposti, presso gli "Istituti de Amicis" di Milano, (Istituzione scolastica aderente all'ANINSEI), le disposizioni ministeriali "sono state applicate in pieno", ci dice il responsabile dei servizi tecnologici della scuola, Prof.

Enzo Righettini, che aggiunge "tutti gli alunni sono stati dotati di tablet, 450 per l'esattezza, con una percentuale del 100% degli iscritti, così come la stessa percentuale è stata raggiunta per i docenti, 81 tablet per 81 docenti, ed ogni classe è stata dotata di LIM (lavagna interattiva multimediale)". Per la realizzazione di tutto ciò la scuola ha posizionato 10 ricetrasmettitori in modo da avere la totale copertura e permettere di configurare, creare e controllare classi virtuali da parte dei docenti.

Di tutto ciò ne va orgoglioso il prof. Stefano Massa, dell'Ufficio di presidenza, che così si esprime: "la scuola può garantire alle famiglie ed agli studenti una comunicazione relativa all'andamento scolastico in tempo reale, ma può anche spingere affinché gli strumenti tecnologici siano a tutti gli effetti protagonisti di una vera e propria rivoluzione didattica. Questo grazie anche alla collaborazione ed all'entusiasmo di tutti i docenti".