La bozza della Legge di Stabilità ha decretato che le retribuzioni dei docenti scolastici non subiranno alcun aumento fino ad almeno tutto il 2015. Il mancato rinnovo del contratto di lavoro è previsto dall'articolo 21 del disegno di legge di Stabilità per tutti i dipendenti pubblici. Ad aumentare l'accanimento, anche l'indennità di vacanza contrattuale che rimarrà bloccata addirittura fino al 2018. E, ai docenti, gli scatti rimarranno fermi fino a tutto il 2018, come chiaramente indicato dalla riforma de #labuonascuola. Pertanto i docenti subiranno una reale riduzione degli importi che finora si sono basati sul meccanismo dell'anzianità.

Quanto risparmierà il Governo dalla proroga del blocco dei contratti dei dipendenti pubblici? Un miliardo di euro in tre anni. Che andranno a contrappesare il miliardo necessario per l'assunzione dei circa 150 mila docenti precari che il Governo ha promesso di assumere a partire da settembre 2015 e le cui indicazioni ufficiali arriveranno solo tramite decreto legge a inizio del prossimo anno.

Retribuzioni docenti Scuola, tra perdita del potere d'acquisto e mancati scatti

Lo stipendio dei docenti sta subendo un vero e proprio decremento del potere d'acquisto: detto che, a fronte del passaggio al "gradone" successivo, le retribuzioni rimarranno ferme al livello precedente e non beneficeranno di alcun incremento, secondo i dati Istat, dal 2009 al 2013 la busta paga dei docenti ha perso oltre il 9% del valore, con un ulteriore 1,5% in negativo previsto per l'anno in corso.

A questa perdita va aggiunto anche il mancato riconoscimento degli scatti che, per ogni anno di decurtazione, ammontano all'incirca a mille euro netti e la mancata corresponsione dell'indennità di vacanza contrattuale che, per legge, dovrebbe rendere, per ogni anno, il 50% del potere d'acquisto perso a causa dell'inflazione e del mancato rinnovo del contratto.

Di scatti stipendiali si tornerà a parlare dopo il 2018, con un nuovo meccanismo di calcolo che prevede l'attribuzione di 60 euro in più al mese ogni tre anni di servizio a due insegnanti su tre sulla base del merito: sarà un concorso interno per titoli a decidere a chi spetteranno.