Ore calde per le Pensioni 2014 - 2015, tra Opzione contributivo donne e pensioni per precoci e lavori usuranti sono numerosissimi i cittadini in cerca delle ultimissime notizie dal Governo di Matteo Renzi. Al momento tutti gli occhi sono puntati sulla Legge di stabilità che dovrebbe (il condizionale è sempre d'obbligo) contenere novità sulle pensioni, ma predire quali queste novità saranno e i dettagli delle possibili operazioni è molto difficile. Le ultimissime notizie sulle pensioni vedono per l'Opzione contributivo donne, per i lavoratori precoci e chi svolge mestieri usuranti, possibilità molto differenti di assistere a una svolta.

Se per le pensioni con Opzione contributivo donne le prospettive sono relativamente buone, cambiamenti di rilievo per precoci e lavori usuranti si potrebbero avere (a meno di grandi sorprese) con l'adozione di misure orientate alla flessibilità in uscita, che a oggi non sembra molto probabile. Ma andiamo con ordine: quando scopriremo cosa ha in serbo il Governo Renzi per le pensioni 2014 - 2015? Presto, anzi prestissimo: il disegno di legge di stabilità viene presentato entro il 15 ottobre, ovvero un mese dopo la presentazione della Decisione di Finanza Pubblica (altrimenti detta DFP). Il tempo degli annunci sulle pensioni, delle promesse, delle ipotesi e delle incertezze sta quindi per volgere al termine: il Governo Renzi è in procinto di svelare le carte.

Per le pensioni con Opzione contributivo donne nel 2014 i termini di invio delle domande sono scaduti per le lavoratrici autonome e gli altri termini scadranno da qui a dicembre, a causa della circolare INPS che ha "ristretto" i tempi di invio delle domande di pensionamento. In linea teorica le novità per l'Opzione donna potrebbero vertere sulla circolare INPS stessa, soluzione che permetterebbe di riavvicinare i tempi per l'invio delle richieste per andare in pensione alla scadenza teorica dell'Opzione contributivo donne, ovvero il 31 dicembre 2015, soluzione semplice da attuare e molto efficace; altrimenti si potrebbe direttamente procedere alla proroga dell'Opzione stessa per le pensioni contributive, spostando il termine ultimo al 2018.

Oppure potrebbe non accadere nulla: la classe politica si è già impegnata mesi fa a risolvere il problema e finora non se ne è fatto nulla, nonostante le proteste delle cittadine interessate. Le pensioni con tale opzione, che permette il pensionamento anticipato a 57-58 anni di età e 3 mesi, hanno riscosso un notevole successo e permettono risparmi sul lungo termine per lo stato, ma non abbiamo ancora alcuna certezza che l'esecutivo porrà rimedio al problema.

Le chance, a ogni modo, restano relativamente buone.

Le ultimissime notizie per le pensioni per lavoratori precoci e le pensioni per lavori usuranti fanno sempre capo alla proposta di una riforma pensioni orientata alla flessibilità proposta in primo luogo da Damiano e allo studio del Governo ormai da molto tempo, come ricordato anche in diverse occasioni da Poletti. Salteremo il discorso dell'assegno pensionistico anticipato per le pensioni di precoci e usuranti poiché le possibilità di un'applicazione alle due categorie o a tutti i lavoratori appaiono minime. Tornando alla flessibilità, le ultimissime notizie sulle pensioni orientate a tale formula vedono protagonista l'IDV, che ha presentato un DDL che la comprende, ma la vera questione è un'altra: il Governo Renzi ha la possibilità di investire somme ingenti per finanziare questa riforma?

C'è davvero la volontà politica per dare una svolta al paese (perché di questo si tratterebbe, contando l'enorme potenziale di posti di lavoro liberati), oppure il tanto apprezzato progetto è destinato a restare lettera morta? Al momento appare chiaro che le possibilità non sono alte. Ma la speranza è sempre l'ultima a morire e prima di fasciarsi la testa, giunti a questo punto, ci sembra più che giusto attendere la presentazione delle linee guida della Legge di stabilità, che potrebbero giungere da qui a due giorni.