I temi caldi di questi giorni sulla riforma Pensioni riguardano l'opzione contributivo donna e i quota 96 scuola con lo sciopero annunciato per il 14 ottobre dai sindacati di categoria. L'autunno 2014 sta diventando molto "caldo" per il Governo in materia di riforma pensioni, in quanto, dopo le manifestazioni dei giorni scorsi, nella pubblica amministrazione si stanno organizzando nuovi scioperi il 14 novembre sempre con le stesse motivazioni.
In più adesso partiranno i ricorsi contro l'Inps per le posizioni prese sull'opzione contributivo donne.
Comitato Nazionale Opzione Donna verso la class action contro l'Inps
In merito alle ultime notizie per quanto riguardo l'opzione contributivo donne è notizia di ieri che il comitato di coordinamento ha presentato alla Camera dei Deputati una class action contro l'INPS per la revoca o per la riforma delle ultime circolari emanate dall'ente previdenziale. La procedura di una class action, spiegano dal Comitato Nazionale Opzione Donna, è un procedura dovuta per proteggere e far rispettare i diritti di tutte quelle donne che da ottobre di quest'anno non potranno più usufruire del sistema per la pensione anticipata.
La coordinatrice del comitato, Dianella Maroni, annuncia il ricorso contro l'Inps per spingere l'ente e il Governo a eliminare le circolari 35/2012 e 37/2012 che vanno a restringere i termini per l'accesso all'opzione contributivo a migliaia di lavoratici provocando una sorta di ingiustizia sociale.
Personale scuola e quota 96, esclusi dal diritto vanno verso lo sciopero generale
Passando alle ultime notizie sulla scuola e quota 96, vediamo come le speranze di questi ultimi di andare in pensione dal settembre del prossimo anno rimangono appese ad un filo sottile, in quanto, nel testo dalla legge di stabilità 2015 approvato in Consiglio dei Ministri, non c'era traccia alcuna della soluzione del problema per i 4.000 lavoratori quota 96 della scuola. Ricordiamo che i quota 96 sono stati esclusi dal diritto di maturare la pensione quando la riforma del 2012 ha dimenticato di includere quei lavoratori che avrebbero maturato i requisiti per il trattamento pensionistico a settembre invece che a gennaio e tuttora, questa situazione, determina un numero esiguo di ingressi nelle cattedre, anche tra i vincitori di concorso.
I quota 96 della scuola, con uno sciopero generale organizzato il 14 novembre dal sindacato dei Cobas, manifesteranno il loro dissenso verso il Governo, per via delle numerose proposte che si sono succedute nei mesi ma che non hanno portato a nulla di fatto, verso una riforma pensioni che non li tutela, contro il blocco della riforma della pubblica amministrazione, per chiedere un aumento di 300€ netti al mese per recuperare il salario perso dal blocco degli stipendi subito dai docenti e dal personale Ata a parziale recupero di quanto perso con il blocco dei contratti.