Prosegue il dibattito in tema di pensioni lavoratori precoci e pensione anticipata: il contesto per gli stessi lavoratori precoci pare ormai cristallizzato, con tutta una serie di manovre e ipotesi di riforma che potrebbero interessarne la vertenza ma solo per via indiretta. Gli interventi di membri politici ed esponenti delle confederazioni sindacali che chiedono a gran voce una riforma di pensione anticipata e prepensionamento si fanno sempre più insistenti, con Forza Italia da una parte e l’UIL dall’altra ad essersi esibiti in dichiarazioni forti ed inequivocabili.
Eppure c’è una voce controcorrente, quella di Scelta Civica, favorevole sì ad una riforma ma non ad una modifica della Legge Fornero, definita ‘la migliore possibile in questo momento’. Stesso identico pensiero di quello espresso dal Premier Renzi due settimane fa in occasione della consueta question time andata in scena a Palazzo Chigi. Sul fronte della riforma della pensione anticipata, una delle poche vie tramite le quali sarà possibile assistere a nuove statuizioni in grado di incidere anche sul caso Pensioni lavoratori precoci, continuano invece a tenere banco le solite ipotesi: prestito INPS, APA, Quota 100, uscita a 62 anni più di 35 di contributi o abbandono dell’impiego fissato per tutti a quota 41 anni di contributi a prescindere dall’età anagrafica.
Le ultime tre ipotesi recano l’illustre firma del Presidente della Commissione Lavoro Cesare Damiano, che da tempo si batte per una messa in discussione del proprio ddl: il provvedimento è fermo ormai da mesi alla Camera in attesa di giudizio, con lo stesso Damiano ad essersi recentemente augurato che presto possa essere preso in esame.