Dopo l'approvazione definitiva della legge di Stabilità 2015 alla Camera dei Deputati si spostano sul consiglio dei ministri convocato dal premier Matteo Renzi per il 24 dicembre 2014, vigilia di Natale, per discutere dei decreti attuativi della legge delega sul lavoro (Jobs act) e probabilmente si affronterà il tema della riforma Pensioni 2015 con maggiore flessibilità in uscita dal lavoro e pensione anticipata per tutti così come assicurato dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. E' già battaglia da parte delle opposizioni, ma divisioni e polemiche continuano a registrarsi anche all'interno della maggioranza di governo e nel Partito democratico.

Riforma lavoro e pensioni, Airaudo (Sel): decreti Jobs act peggio della delega

"Gli annunci sui decreti lavoro, come immaginato, peggiorano - ha affermato il responsabile nazionale lavoro di Sel Giorgio Airaudo - l'ampia delega che il governo ha strappato al Parlamento. Domani (mercoledì 24 dicembre) il consiglio dei ministri - ha aggiunto il parlamentare di Sinistra ecologia e libertà - approverà le linee di indirizzo, i titoli di una parte dei decreti attuativi del Jobs Act, in attesa, trenta giorni, del parere non vincolante delle commissioni parlamentari". "I decreti decreti attuativi del Jobs Act - ha proseguito Giorgio Airaudo - monetizzano i diritti e rendono tutti i lavoratori progressivamente precari.

Lo chiamano lavoro a tutele crescenti - ha aggiunto criticando il Jobs act Renzi/Poletti - ma i diritti decrescono e in realtà si estende il precariato con un indennizzo crescente e si monetizza il diritto al lavoro. Sul fronte della riforma pensioni il partito di Nichi Vendola ha insistito in questi mesi, anche con diversi emendamenti presentati alla legge di Stabilità ma senza successo, per la salvaguardia definitiva dei lavoratori esodati e per il pensionamento degli insegnanti della Quota 96 scuola, tra i più penalizzati dalla riforma pensioni Fornero solo in parte modificata con interventi nella legge di Stabilità che cancellano le penalità sulla pensione anticipata e tagliano le pensioni d'oro.

Riforma pensioni 2015, la Lega per l'abolizione della riforma pensioni Fornero

Particolarmente attiva sul fronte della riforma del lavoro e delle pensioni è la Lega Nord di Matteo Salvini che ha già raccolto oltre 500mila firme per il referendum abrogativo che propone l'abolizione della riforma pensioni Fornero per l'introduzione di nuove forme di pensione anticipata.

"Dopo aver dimenticato alluvionati, esodati e Partite Iva #Renzi - ha scritto su Twitter Matteo Salvini - attacca #Lega e #Salvini: 'Posa il fiasco'. Lui fa cazzate anche senza bere!", ha tweettato il leader leghista replicando al premier sulla manovra.

Riforma pensioni 2015: il senatore Mario Mauro interroga il Governo Renzi

E a proposito di riforma pensioni 2015 il senatore Mario Mauro, leader dei Popolari per l'Italia, ha presentato una nuova interrogazione parlamentare al Governo Renzi chiedendo ai ministri del Lavoro Giuliano Poletti e dell'Economia Pier Carlo Padoan "se non ritengano che il diverso trattamento esercitato nei confronti dei pensionati, e che di fatto fa saltare il principio di equità sociale, non sia da rivedere".

Mario Mauro chiede al governo di sapere "se non reputi giusto e necessario intervenire affinché venga stabilita una norma a garanzia di tutti, dei creditori, Stato, Province e Comuni, ma anche dei pensionati che, vista la crisi in cui versa il nostro Paese - ha sottolineato il leader dei Popolari per l'Italia - fanno già una grande fatica ad arrivare a fine mese.