Nella Legge di Stabilità approvata dal Senato questa mattina presto solo pochissime novità relative alla riforma delle Pensioni; una certezza è la cancellazione della norma che prevedeva la penalizzazione in caso di uscita anticipata dal lavoro. Tante altre norme, urgenti e importanti per il futuro dell'Italia, non sono state prese in considerazione, almeno per il momento.

La riforma delle pensioni è uno snodo cruciale per il governo Renzi; da una parte il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che non vuole cambiare la norma attuale, la legge Fornero; dall'altra la visione del ministro del lavoro Giuliano Poletti, intenzionato a cambiare radicalmente tutto quello che concerne la parte sociale del welfare.

Tutto rimandato quindi al 2015 quando torneranno alla ribalta argomentazioni di una certa importanza come quella del cosiddetto 'ponte previdenziale' dando, forse, la possibilità ai disoccupati over 50 di ritirarsi dal lavoro.

Altre idee da valutare sono quelle relativi al pensionamento di quei lavoratori che abbiano raggiunto i 62 anni con almeno 35 anni di contributi considerando il calcolo con il sistema contributivo oppure il raggiungimento della quota 100 come somma tra età anagrafica e anni di contribuzione. Quindi tutto rimandato al 2015 quando saranno valutate queste ipotesi tenendo conto ovviamente della questione economica fondamentale per poter pensare ad un reale cambiamento.

Al momento nella Legge di Stabilità sono state cancellate le penalizzazioni, di cui si parlava all'inizio di questo articolo, per i lavoratori che non abbiano compiuto 62 anni ma che hanno però raggiunto un minimo di anni di contribuzione; poi è stato stabilito un tetto massimo per le pensioni d'oro, l'aliquota applicata agli interessi netti dei fondi pensione passa dall'11,5 al 20 percento (inizialmente era stata proposta un'aliquota più alta), mentre l'aliquota sui redditi delle casse previdenziali private passano dal 20 al 26 percento.

Queste sono state le importanti novità sulle pensioni approvate in Senato con la Legge di Stabilità. Altri provvedimenti saranno valutati dal governo Renzi solamente a partire dal 2015.