Il sussidio di disoccupazione naspi è approdato a gennaio al senato - commissione lavoro - con alcune modifiche rispetto al ciò che era contenuto nella bozza del decreto attuativo contenuto nel Jobs Act e approvato  dal consiglio dei ministri la vigilia di Natale del 2014.

Nel dlgs del 24 dicembre infatti era stato stabilito in 18 giorni lavorativi il numero minimo di giornate lavorative effettuate dal richiedente del sussidio di disoccupazione nell'anno precedente alla richiesta; giornate che sono diventate 30 dopo essere passate al vaglio della ragioneria dello stato. 

I requisiti per richiedere la naspi 2015 

La naspi è rivolta a tutti i lavoratori che siano rimasti disoccupati per motivi indipendenti dalla loro volontà; inoltre per avere diritto all'assegno di disoccupazione i disoccupati dovranno dimostrare di aver lavorato per almeno 13 settimane nei 4 anni precedenti la richiesta oltre ad aver aver avuto occupazione  - come già detto - per almeno 30 giorni nei 12 mesi antecedenti.

La naspi è rivolta a tutti i lavoratori subordinati e a coloro che abbiano dato dimissioni per giusta causa; sono esclusi invece i lavoratori con contratti a tempo indeterminato nelle pubbliche amministrazioni e dei lavoratori agricoli otd e oti. 

Naspi: quale sarà l'importo percepito? 

L'importo percepito grazie alla naspi non potrà in nessun caso superare i 1300 euro, e sarà calcolato sulla base dell'importo retributivo sul quale sono stati pagati i contributi nei quattro anni precedenti, diviso per il numero di settimane lavorate e moltiplicato per 4,33. Se il risultato è inferiore a 1195 euro/mese sarà calcolato il 75% di tale importo che sarà versato come sussidio, mentre se l'importo risulterà superiore ai 1195 euro, l'assegno corrisponderà al 75% del totale a cui sarà sommato il 25% della differenza fra 1195 e la retribuzione calcolata.

Per tutti la retribuzione sarà decurtata del 3% al mese a partire dal 91° giorno di fruizione (quindi dal quarto mese) anziché dal quinto.

Secondo le ulteriori informazioni fornite dal Sole 24 ore inoltre questa nuova indennità non sarebbe decurtata della ritenuta del 5,84% come sarebbe previsto dalla legge n° 41 del 1986).

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