Prosegue senza sosta il dibattito relativo a pensioni 2015 e previdenza: dopo il primo incontro tenutosi la scorsa settimana con protagonisti Renzi e Merkel è ormai chiaro come l'Italia abbia avviato un percorso condiviso con l'UE finalizzato a costruire in sinergia il progetto di riforma della previdenza, un iter 'partecipato' dunque che affonda le proprie radici anche e soprattutto nella mancanza di fondi per poter ragionare in autonomia. Le news su previdenza e Pensioni 2015 aggiornate ad oggi 27/01, si focalizzano però sul provvedimento bocciato dalla Camera dei Deputati che se approvato da una parte avrebbe consentito ad attingere a dei fondi freschi e dall'altra avrebbe certificato quel cambiamento di mentalità indispensabile per uscire dall'empasse di una crisi economica che nel nostro paese continua a trovare terreno fertile.

Stiamo parlando dell'emendamento presentato da Scelta Civica alla riforma costituzionale, un provvedimento che avrebbe portato al taglio di pensioni e vitalizi erogati in favore degli ex parlamentari: la Camera però ha votato contro, con 366 no a sovrastare i soli 98 si. Parlare di una manovra di riassetto di pensioni 2015 e previdenza resa difficoltosa dalla mancanza di danaro ed assistere poi a sprechi portati avanti per fomentare i soliti privilegi di Casta non contribuisce certo a creare un'immagine positiva attorno al governo Renzi. A proposito, il Premier non doveva fare la parte del rottamatore dando una svolta storica al paese? Evidentemente i privilegi non possono rientrare nel processo di rifondazione del sistema Italia.



Pensioni 2015, news oggi 27/01: emendamento blocca-vitalizi e progetto UE, i soldi ci sono - Casta e privilegi la fanno ancora da padrone, urge un cambio di mentalità

Come accennato in apertura, le news su previdenza e pensioni 2015 aggiornate ad oggi 27/01, raccontano degli importanti passi in avanti compiuti dall'Italia nell'ambito di un processo sinergico e simbiotico in fase di costruzione con l'UE; Renzi mira in particolare ad assicurarsi le risorse per poter intervenire sul sistema previdenziale, ed è proprio con questo fine che sta cercando di ridiscutere i margini di flessibilità già stabiliti dall'UE nella sede di Bruxelles. Un percorso certo complesso, l'unico forse da poter attuare per poter riuscire a modificare una Legge, la riforma Fornero, che sino al 2021 garantirà al nostro paese risparmi per oltre 80 miliardi di euro. Eppure, a ben vedere, l'Italia avrebbe già in casa delle risorse che però decide di destinare ad altro. E se per altro si intende alimentare i soliti privilegi di Casta qualcosa proprio non quadra.



L'emendamento di Scelta Civica a firma Andrea Mazziotti prevedeva proprio un taglio di pensioni e vitalizi per gli ex deputati, una macchina che ogni anno muove oltre 230 milioni di euro destinati a 2500 fortunati individui cui la sorte ha concesso un dopo lavoro aureo. Sperperare una cifra così importante in un momento in cui la struttura stessa di previdenza e pensioni 2015 va modificata stride e non poco con il clima di austerity alimentato da chi in Italia gestisce la finanza pubblica. Per non parlare dell'impatto in termini di immagine che sarebbe scaturito dall'eventuale si all'emendamento blocca-vitalizi. Ad aggravare il quadro il fatto che la bocciatura al provvedimento di Scelta Civica sia arrivato in sordina, senza il minimo interesse da parte di media e stampa. Che dire, il sistema non funziona, se poi non lo si denuncia il quadro di riferimento non muterà mai. Stiamo lanciando diversi sondaggi sulla bocciatura dell'emendamento blocca-vitalizi e vorremmo coinvolgere anche Voi: come giudicate il no della Camera? Dateci un giudizio commentando il pezzo qui sotto! Se desiderate rimanere aggiornati sui prossimi sviluppi vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.