Arrivano in queste ore novità positive relative alla riforma delle pensioni. È notizia di qualche ora fa che la Commissione Europea, con sede a Bruxelles, ha approvato il documento di flessibilità con il quale diventa più facile, per i Paesi dell'Unione Europea, superare l'ostacolo del limite del 3 percento del rapporto tra deficit e PIL. Però, per ottenere questo le Nazioni si devono impegnare a fare investimenti e delle riforme strutturali. Questo significa che si alleggerisce il peso dei vincoli europei sulla riforma del sistema previdenziale riducendo, in questa maniera, il rischio di sanzioni.

L'Italia può avvantaggiarsi da questa situazione? La riforma del sistema pensionistico potrà essere effettuata rendendola più flessibile?

In questo modo si aprono spiragli positivi per la riforma pensioni che dovrà essere affrontata a breve dal governo Renzi. Intanto, Yoram Gutgeld consigliere economico del premier Renzi e deputato del Pd, ha dichiarato qualche giorno fa di essere favorevole a rivedere il sistema pensionistico italiano anche in funzione di quanto stabilisce l'Unione Europea. Secondo Gutgeld se si mette in pensione un lavoratore con il sistema contributivo, quindi con un sistema più conveniente per le casse dello Stato, si sta solo anticipando una spesa che poi verrà recuperata in un secondo momento.

Ora, però, l'Unione Europea prenderà in esame quanto di buono le riforme faranno nei propri ambiti nazionali sia per chi ha un deficit sotto il 3 percento sia chi è, al momento, sottoposto a procedura di infrazione per il deficit. Nel frattempo, si analizzano i risultati del semestre europeo della presidenza italiana; il presidente del consiglio Matteo Renzi ha messo in evidenza come si deve cambiare allo scopo far crescere il nostro Paese, anche rispetto alle altre nazioni europee.

Vediamo cosa succederà nei prossimi giorni, quando la Consulta darà il suo giudizio sull'ammissibilità del referendum proposto dalla Lega Nord di Matteo Salvini e che condizionerà le scelte del governo sul prevedere una riforma dell'attuale sistema previdenziale.