Negli ultimi giorni il tema della previdenza ha visto succedersi due eventi dall'impatto molto forte. Il primo è stato il diniego della Consulta nei confronti del referendum proposto dalla Lega Nord con il fine di abrogare le norme introdotte nel 2011 tramite la legge Fornero. Il secondo riguarda la nuova apertura di Poletti alla flessibilità previdenziale, arrivata dopo che si è saputa la decisione finale della Corte Costituzionale. La questione delle Pensioni resta un punto caldo per il Governo Renzi, visto che tocca direttamente e indirettamente tanto i lavoratori in età avanzata quanto quelli più giovani.

I primi perché la rigidità nell'accesso all'Inps e la crisi economica hanno creato delle situazioni di disagio dovute ad una mancanza di welfare. I secondi perché l'allungamento dell'età lavorativa ha di fatto posto un problema di blocco del turn over. Per fra fronte a questa situazione, i sindacati sono nuovamente intervenuti proponendo al Governo Renzi una piattaforma di discussione unificata. "La scelta politica di considerare solo gli obiettivi di finanza pubblica è stata sbagliata" ha affermato Maurizio Petriccioli della Cisl. Ma anche Susanna Camusso della Cgil è intervenuta con parole molto dure: "il Governo non può più rinviare la decisione su come e quando correggere la legge".

Gestione separata Inps: Damiano propone emendamento per i lavoratori con partita Iva

Nel frattempo, in Parlamento è sbarcata la questione dei contributi relativi alla gestione separata dell'Inps: non sono infatti solo i pensionandi o i giovani ad assere afflitti dal disagio previdenziale.

Molti lavoratori con partita Iva si sono visti aumentare progressivamente il peso della contribuzione previdenziale, tanto che ora si è arrivati ad un limite a cui molti faticano a far fronte. Nel 2015, la percentuale di contribuzione alla gestione separata ha infatti superato il livello del 30,00 %, mentre entro il 2018 si arriverà addirittura al 33,72 % del fatturato.

Per cercare di calmierare la situazione, il Presidente della Commissione lavoro alla Camera ha presentato un emendamento al decreto milleproroghe, per riportare il livello di contribuzione al 27,72%. I rappresentanti dei lavoratori (riuniti nel Colap - coordinamento delle libere associazioni professionali) si è già espresso in modo favorevole all'iniziativa.

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