Con l'approvazione della Legge di Stabilità sono cambiate le cose per tutti coloro che apriranno una partita Iva con regime dei Minimi agevolato, e dal 2015 è previsto anche un aumento delle spese anche per chi è iscritto al vecchio regime dei minimi a causa dell'aumento dal 27,72 al 30,72% della contribuzione da versare alla gestione separata dell'INPS. C'è però una speranza, visti gli emendamenti presentati al decreto legge milleproroghe. Oltre ai proprietari di Partita Iva sperano anche i quota 96 e altre categorie in attesa della Riforma Pensioni 2015, ma per loro le speranze sono sempre più deboli.

Regime dei Minimi 2015: novità partite iva del decreto milleproroghe?

Deputati e Senatori lasciano trapelare ottimismo riguardo a un dietrofront del governo sull'aumento al 30,72% della contribuzione da versare all'INPS per chi è iscritto con partita Iva al regime dei Minimi. I provvedimenti su cui si lavoro sono due, il primo per chi si è iscritto al regime dei minimi entro il 2014 (con tassazione agevolata al 5%) il secondo per modificare la nuova partita iva con regime dei minimi che tanto sta facendo discutere. Per i primi si punta a tenere bloccata (come successo negli ultimi anni) al 27% la gestione separata evitando così gli aumenti previsti dalla Legge Fornero che prevedono aumenti nei prossimi tre anni.

Per chi invece ha aperto la partita Iva 2015, il nuovo regime dei minimi prevedeva imposta sostitutiva al 15% e ricavi per i professionisti abbassati da un massimo di 30.000 euro l'anno ad appena 15.000 euro. Su questi due punti il Governo potrebbe fare marcia indietro, avendo probabilmente capito che non conviene a nessuno questo tipo di P.

Iva. Nel Milleproroghe potrebbe esser varato un provvedimento che riporti a 5% l'aliquota e a 30.000 i redditi.

Riforma Pensioni 2015: nel milleproroghe c'è spazio per i quota 96?

Da anni i quota 96 aspettano invano una Riforma Pensioni 2015 che possa sistemare l'errore nato con la Riforma Fornero e possa consentirgli di accedere alla pensione.

Per il momento però si rimane in attesa, e il prossimo passo è quello di sperare in un ennesimo emendamento, che questa volta sia contenuto nel Decreto milleproroghe. Inoltre molti esponenti politici hanno chiesto a Renzi di rivedere il sistema pensionistico, proponendo nuove proposte come le due ricordate pochi giorni fa da Damiano: la quota 100 o la pensione a 62 anni con 35 di contributi e penalizzazioni fino all' 8%. Difficilmente però queste ipotesi verranno inserite nel decreto Millproroghe, ma per esser aggiornati su questo tema delle pensioni e sulle novità dei prossimi giorni, cliccate su Segui in alto!