Molti sono stati gli emendamenti presentati al decreto Milleproroghe intorno ad una serie di questioni che riguardano la riforma Pensioni 2015. Il governo Renzi, però, attende il 20 febbraio quando ci sarà un maxiconsiglio dei ministri che segnerà le sorti del decreto. Ad essere stati bocciati sono gli emendamenti che avrebbero allargato la platea degli aventi diritto al sistema delle salvaguardie per gli esodati, mentre a restare in discussione sono quelli che propongono l'estensione dell'opzione donna e il ritorno al regime dei minimi per le partite IVA.

Su questo ultimo punto, però, Renzi sembra voler andare avanti, nonostante lo stesso ministro Poletti abbia ammesso che la nuova norma sull'IVA contiene degli importanti errori. Giunge poi l'intervento della Furlan, segretaria generale della CISL, che rilancia la proposta Damiano e promuove un ritorno alla pensione di anzianità.

Riforma pensioni: gli emendamenti al Milleproroghe, il 20 febbraio ci sarà il maxiconsiglio dei ministri

Nell'ambito delle discussioni in commissione per gli emendamenti da inserire e proporre al Milleproroghe, molti riguardavano proprio la materia della riforma pensioni 2015 del governo Renzi. Sul tema degli esodati, erano stati proposti quattro emendamenti da parte di Carlo Sibilia del M5S, dalla Lega Nord, da Sel e da Forza Italia nel tentativo di allargare la platea degli esodati salvaguardati.

Tutti questi emendamenti hanno ricevuto un giudizio di inammissibilità da parte di Francesco Paolo Sisto. Restano ancora in gioco due importanti emendamenti, che invece hanno avuto un giudizio di ammissibilità: un emendamento di SEL che intenderebbe prorogare a tutto il 2016 l'opzione contributivo donna e, tra l'altro, in questi giorni arriverà anche il giudizio dell'Inps sulla richiesta di cancellazione di due circolari da parte del Comitato Opzione Donna che ha messo in piedi una class action contro l'istituto previdenziale; il secondo emendamento è stato proposto in maniera trasversale da vari gruppi parlamentari di varie aree che vorrebbe resuscitare il vecchio regime dei minimi, con il 5% sui redditi fino a 30mila euro e il blocco dell'aumento dei contributi.

Il governo Renzi darà il suo giudizio il 20 febbraio durante un maxiconsiglio dei ministri che dovrà valutare tutti gli interventi del Milleproroghe.

Furlan della CISL attacca il governo Renzi e rilancia la proposta Damiano

Un importante intervento sulla materia della riforma pensioni 2015 è arrivato da parte della segretaria della CISL, Annamaria Furlan, la quale ha ribadito la necessità di favorire la flessibilità in uscita dal mondo del lavoro anche attraverso una norma che istituisca nuovamente una pensione d'anzianità che permetta al lavoratore di andare in pensione dopo un certo numero di anni di contribuzione.

La segretaria rilancia allora l'ipotesi della Quota 100 lanciata da Damiano, e in più aggiunge che per i lavori usuranti i limiti devono essere differenti e soprattutto non deve esserci alcuna penalizzazione per chi ha lavorato almeno 35 anni della sua vita. Sulla carta sembra una proposta molto concreta, bisognerà vedere però cosa ne pensa il governo Renzi che di ritoccare l'età pensionabile non è mai sembrato troppo predisposto.

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