Tornano di nuovo in discussione i requisiti per l'accesso alla pensione anticipata per lavoratori precoci e lavori usuranti: tra le ipotesi sul banco della nuova riforma Pensioni 2015 al vaglio del governo Renzi, si aggiunge l'intervento della sindacalista Furlan che oggi si è espressa a proposito recenti proposte in ambito di revisione del sistema previdenziale e del mercato del lavoro. Le parole del segretario generale della Cisl hanno in qualche modo ripreso un intervento precedente di Poletti che in ambito di riforma pensioni ha ribadito la necessità di intervenire su prima di tutto sul Jobs act.

Pensioni 2015, fondamentale risolvere la questione esodati: Fornero, "a 57 anni non si è ancora in età pensionabile"

Ancora una volta, il tema principale sulle pensioni è quello della flessibilità: nel corso del suo ultimo intervento il ministro Giuliano Poletti ha ribadito la necessità di intervenire a favore di quei lavoratori come gli esodati che si trovano privi di una copertura sugli ammortizzatori sociali per maturare i requisiti necessari al pensionamento. Sulla questione esodati (e in particolare sui requisiti per l'accesso alla pensione anticipata) si è espresso anche l'ex ministro Fornero, sostenendoche a 57 anni non si sia ancora in età pensionabile e che è necessario innanzitutto dare nuova spinta all'occupazione.

In ballo ci sarebbero anche lavoratori precoci e di lavori usuranti, per cui i requisiti di acceso alla pensioni dovrebbero essere rivisti anche secondo Annamaria Furlan che auspica ad un ritorno ad una combinazione flessibile di requisiti anagrafici e contributivi. Il segretario Cisl ha infatti annunciato: "occorre ripristinare una certa flessibilità in uscita e tenere conto che non tutti i lavoratori, sono uguali: le persone hanno esigenze differenti e a 67 anni è diverso stare seduti ad una scrivania o salire su un'impalcatura".

Queste parole trovano riscontro nelle ultime proposte relative alla riforma pensioni 2015 che vedono sul banco in primo luogo la quota 100 e i pensionamenti flessibili previsti dal prestito previdenziale che, almeno sulla carta, risulterebbe essere effettivamente uno strumento efficace per le pensioni di esodati, ma anche precoci e usuranti.

Prima di passare all'attuazione di tale ipotesi (fortemente voluta da Damiano), Poletti ha però avvertito sulla necessità di "dare la priorità assoluta ai decreti di attuazione della legge di riforma del mercato del lavoro".

Ultime notizie riforma pensioni 2015: 35 anni di contributi e 62 anni di età per una pensione penalizzata dell'8%

Sul tema e' intervenuto nuovamente anche lo stesso Cesare Damiano che, d'accordo con le parole di Poletti, ha asserito: "abbiamo avanzato le nostre proposte...la principale prevede di consentire, a chi ha 35 anni di contributi, di accedere alla pensione a partire dai 62 anni con una penalizzazione massima dell'8 per cento. A questa soluzione - ha aggiunto il presidente della commissione lavoro - vogliamo aggiungere quella di "Quota 100" e ricordare l'esigenza di risolvere l'annosa questione dell'Opzione donna, evitando ulteriori rimpalli di responsabilità con l'Inps e la Ragioneria dello Stato".

Sulla carta dunque, sarebbe tutto da rifare o quasi: nell'attesa che si passi dalle parole ai fatti, se desiderate rimanere aggiornati sui prossimi sviluppi della riforma pensioni 2015, vi invitiamo a cliccare il tasto "Segui" in alto.