Le discussioni sulla riforma pensioni 2015 più promessa che in via di attuazione da parte del governo Renzi si incentrano su alcune questioni strutturali. Le proposte portate avanti sono oramai conosciute anche al grande pubblico - pensiamo ad esempio all'ormai celebre Quota 100 di Damiano - ma il cantiere previdenza non viene ancora aperto e questo probabilmente per motivi di sostenibilità economica. Mentre sta per partire la class action contro l'Inps da parte del Comitato Opzione Donna, è stata presentata una bozza di legge a firma Monica Cirinnà del Partito Democratico in vista dell'estensione di alcuni benefici, tra cui anche la cosiddetta pensione di reversibilità, per coloro che hanno sottoscritto un patto di unione civile.

Si tratterebbe di tutelare giuridicamente le cosiddette coppie di fatto.

Riforma pensioni 2015, governo Renzi: una svolta epocale, ma le polemiche sono tante

Se non si può certo parlare di una strutturale riforma pensioni 2015, è comunque vero che se il governo Renzi riuscirà a proseguire in questo cammino, l'Italia ne guadagnerà molto in termini di diritti civili. Si tratta di una bozza modellata sul sistema tedesco mediante la quale si accorderebbero alle coppie omosessuali di fatto di poter accedere a una serie di benefici che al momento sono propri soltanto delle coppie normalmente unite in matrimonio. Le polemiche sono molte e si riaprono i confronti in Commissione Giustizia: da un lato incontri con le associazioni che sostengono i diritti della famiglia tradizionale, come da precisa richiesta di Carlo Giovanardi, dall'altro con le associazioni per i diritti degli omosessuali, come richiesto da Sergio Lo Giudice.

L'iter sembra essere a buon punto e il testo finale potrebbe arrivare già a fine febbraio, il condizionale resta d'obbligo perché la materia viene considerata sicuramente delicata.

Riforma pensioni 2015, governo Renzi: in cosa consiste questa bozza di legge?

La bozza di legge sull'estensione dei benefici anche alle coppie di fatto omosessuali significherebbe un cambiamento di rotta decisivo nella politica sui diritti civili in Italia: si potrebbe arrivare al punto in cui tutte le norme del codice civile che riguardano le coppie unite in matrimonio potrebbero essere applicate anche alle unioni di fatto.

L'eccezione più importante riguarda le adozioni: al momento non è in discussione il fatto che coppie omosessuali non possano adottare un bambino, salvo nella situazione in cui un partner potrebbe adottare il figlio del convivente avuto da una relazione precedente. È chiaro che, però, questa estensione dei diritti alle coppie omosessuali dovrà essere accompagnata da una normativa simile anche sulle coppie di fatto eterosessuali, che al momento non sono contemplate.

Insomma, l'iter è sicuramente a buon punto ma ci saranno aggiustamenti in corso d'opera.

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