Arrivano diverse novità in tema di previdenza con il via libera definitivo al recente decreto legge milleproroghe numero 192 del 2014; riguardo gli interventi più attesi relativi al nostro istituto di pubblica previdenza, ricordiamo il blocco dell'aliquota contributiva in capo ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps (perché non riconducibili ad alcuna cassa previdenziale professionale), che si sono visti fermare l'imposta al 27%. Un aiuto non da poco visto che la legge Fornero prevedeva di portare il livello impositivo oltre il 30%, mentre entro il 2018 si potrebbe superare la soglia del 33%.

Tra le misure presenti nel decreto legge anche la proroga dei dei termini di presentazione della domanda Inps per i benefici in relazione all'amianto, che passa dal 31 gennaio 2015 al 30 giugno 2015.

Ocse torna a parlare di riforme del sistema in Italia, ribadendo l'invito a concludere riforme ambiziose

Nella giornata di ieri sono arrivate anche le nuove raccomandazioni dell'OCSE all'indirizzo dell'Italia, al fine di migliorare la produttività, rendere la pubblica amministrazione più efficiente e ridurre il livello di disoccupazione. Riguardo le riforme degli ultimi anni, l'organizzazione internazionale ha spiegato che nel Bel Paese "è in corso un ambizioso programma di riforme di ampio respiro, per stimolare la crescita".

Ricordiamo come già nel recente passato i tecnici dell'Ocse avevano indicato che il peso del sistema previdenziale in Italia fosse molto elevato, essendo il primo Paese tra quelli monitorati per costo della previdenza in rapporto alla spesa pubblica complessiva.

Pensione anticipata Inps: sindacati tornano a chiedere intervento del Governo

Riguardo alla flessibilità Inps, prosegue il Pressing dei sindacati sul Governo Renzi e indirettamente sul nuovo presidente Inps, al fine di riformare il sistema per ottenere maggiore flessibilità nel meccanismo lavoro - quiescenza, anche perché le tante situazioni di disagio che si verificano a causa della mancata uscita dal lavoro in età avanzata hanno come naturale riverbero il blocco del turn over, con le drammatiche conseguenze sulla disoccupazione giovanile che ben conosciamo (tanto che la soglia di questo indicatore ha ormai superato il livello record del 40%).

Nel corso delle ultime settimane la Cgil ha proposto all'esecutivo la creazione di una piattaforma unificata di discussione sulla previdenza, al fine di condividere le responsabilità sul tema tra i legislatori e i principali sindacati; tra le proposte che sono sembrate più interessanti ai lavoratori, quella di ripristinare il pensionamento anticipato già a partire dai 60 anni di età con 35 di versamenti, ma anche il meccanismo di quiescenza tramite le quota (il più noto è la quota 100) sembra aver incontrato il favore dei lavoratori.

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