Più lavoro per le donne in Italia nel 2015: la promessa arriva alla vigilia dell'8 marzo, Festa della Donna, dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. L'esponente del Governo Renzi ha spiegato ieri, nel giorno della "festa" per l'entrata in vigore dei primi due decreti attuativi del Jobs act (contratto a tutele crescenti e Naspi), che la legge delega sul lavoro, che dovrà tradursi ancora in altri decreti a partire da quello sui cococo e i cocopro, "favorirà una partecipazione più ampia al mercato del lavoro da parte delle donne".

Più lavoro per donne nel 2015: le promesse di Poletti

"Nel 2015 grazie al Jobs act avremo più assunzioni che licenziamenti", ha detto invece il premier Matteo Renzi parlando di una "rivoluzione" che consentirà al Paese di uscire dalle "secche della disoccupazione". "L'8 marzo non può essere solo una giornata celebrativa, ma l'occasione - ha sottolineato il ministro Poletti alla vigilia della Festa della Donna - per fare un bilancio di ciò che è stato fatto e ciò che c'è ancora da fare per un miglioramento complessivo della condizione delle donne". Sul fronte del lavoro, fra gli "obiettivi essenziali" perseguiti dall'esecutivo per "promuovere una crescita migliore del Paese" sono, secondo quanto ha promesso Poletti, "l'aumento del tasso di occupazione femminile" e la "valorizzazione dell'apporto professionale delle donne al mercato del lavoro".

Pensioni donne, nuove ipotesi di modifiche alla riforma Fornero

E a proposito di donne, lavoro e previdenza altre novità sono in arrivo in questo mese di marzo dalla commissione Lavoro della Camera dove si comincia a parlare di modifiche alla riforma Pensioni Fornero. Il presidente della stessa commissione Cesare Damiano (Pd), che ha convocato il ministro Poletti e il presidente Inps Tito Boeri, ha annunciato infatti che sarà calendarizzato a breve - oltre a un ddl per la pensione anticipata - un nuovo disegno di legge per il pensionamento donne, ancora non è stata illustrata nel dettaglio la proposta di legge su cui si aprirà il confronto, ma probabilmente si tratta di una ipotesi di estensione e proroga dell'Opzione contributivo donna (che c'è chi vuole estenderla anche agli uomini) o anche nuovi interventi sulle pensioni di vecchiaia delle donne, così come ha chiesto la minoranza del Partito democratico la settimana scorsa con una lettera del deputato Gianni Cuperlo inviata al presidente del consiglio dei ministri e segretario del Pd.

Il ministro Poletti, anche lui del Pd, intanto, ha finalmente aperto al confronto con i sindacati Cgil, Cisl e Uil sulla riforma delle pensioni, tra le proposte al centro del confronto ci saranno anche quelle sul pensionamento donne, si spera anche in possibili aumenti dei trattamenti previdenziali in considerazione degli ultimi dati Ocse che segnalano un divario del 32% tra le pensioni delle donne e quelle degli uomini in Italia.