Con il decreto attuativo della legge numero 183 del 2014 dello scorso 20 febbraio, il Governo Renzi ha dato il via alla riforma del lavoro, meglio conosciuta con la il termine di Jobs Act. Tante le novità relative al lavoro e agli ammortizzatori sociali, ovvero a quelle misure di sostentamento del reddito per chi perde il proprio impiego.

L'innovazione più importante è l'introduzione della Naspi, ovvero della nuova prestazione di assicurazione sociale per l'impiego che va a sostituire l'Aspi, in vigore fino al prossimo 30 aprile.

Ammortizzatori sociali, disoccupazione: ecco cosa cambierà con il Naspi

La prima novità della Naspi riguarda i soggetti che ne usufruiranno ovvero i lavoratori subordinati che abbiano perso il lavoro non volontariamente. Sono esclusi dalla disciplina del Naspi i dipendenti pubblici e gli operai agricoli, sia quelli a tempo determinato che indeterminato. Il requisito del lavoro svolto è fissato in almeno tredici settimane di contribuzione nei precedenti quattro anni e di almeno diciotto giorni di lavoro effettivi negli ultimi dodici mesi.

Con il Naspi cambierà, inoltre, l'importo mensile della disoccupazione che sarà pari al 75% dello stipendio, fino ad un massimo di mille e trecento euro mensili.

La Naspi ha una durata massima di 24 mesi, ma a partire dal 2017 il limite estremo è fissato in 18 mesi.

Chi percepisce la Naspi, avrà una progressiva riduzione del 3% a partire dal quarto mese di ricezione della misura: tuttavia non è stato chiarito dalla disciplina se la Naspi sarà elargita a chi a partire dal 1° maggio prossimo perderà il lavoro oppure se basterà dichiarare la propria disoccupazione ai centri per l'impiego dal 1° maggio 2015, anche se la perdita del lavoro è avvenuta precedentemente.

Che cos'è l'Asdi e a chi è riservato

L'Asdi, l'assegno per l'indennità di disoccupazione è stato studiato, invece, per offrire una ulteriore possibilità ai lavoratori che risultino ancora nella situazione di disoccupazione al termine del periodo in cui hanno percepito la Naspi. Il lavoratore potrà percepire l'Asdi per non più di 6 mesi e per un importo fissato ai tre quarti di quanto percepito nell'ultima mensilità Naspi. Alla somma dovranno essere sommati gli eventuali carichi familiari del lavoratore.