Prosegue senza soluzione di continuità il dibattito in tema di pensione anticipata 2015 e previdenza. A tenere ancora banco dalle parti di Palazzo Chigi è il ddl Damiano che continua ad essere dibattuto in Commissione Lavoro, con lo stesso primo firmatario del provvedimento ad aver recentemente esortato il ministro Poletti a guardare con più convinzione alle misure proposte. Il punto cardine è certamente rappresentato dalla volontà di incrementare il livello di flessibilità in uscita, misura che vede concordi sia Cesare Damiano che il presidente dell'INPS Tito Boeri.

I due paiono invece in disaccordo circa la possibilità di prevedere un ricalcolo degli assegni previdenziali (la misura è sponsorizzata dal numero uno dell'INPS), con lo stesso Boeri a continuare a difendere il diritto di avanzare delle proposte di matrice politica. Il noto economista della Bocconi di recente si è scagliato anche contro il ministro Poletti, che ha ricordato come nonostante il ruolo ricoperto dall'INPS sia evidentemente importante spetti al governo Renzi assumere tutte le decisioni del caso.

Riassetto pensione anticipata 2015 e ddl Damiano, ministro del lavoro e presidente INPS non in sintonia, manovra a rischio

'Rivendico il diritto di poter fare delle proposte': secca e decisa la frase con la quale il presidente dell'INPS Tito Boeri ha scacciato via le critiche che mirano ad apostrofare il proprio atteggiamento come un'indebita ingerenza in sfere di competenza che non gli appartengono. Oltre a proporre dei tagli alle Pensioni d'oro e a sostenere l'esigenza di avere a che fare con nuove forme di pensione anticipata 2015, il noto economista propone anche l'introduzione di un rinnovato metodo di calcolo degli assegni previdenziali onde evitare il persistere di quelle sperequazioni che tanto male stanno facendo al nostro sistema pensionistico. Con un ddl Damiano al vaglio della Commissione Lavoro e un presidente dell'INPS che insiste nel voler fare a tutti i costi la prima donna il rischio concreto è in definitiva quello di assistere ad un naufragio di una riforma che per complessità e competenze ha invece bisogno di sinergie e alleanze.



Esulando per un istante da pensione anticipata 2015 e ddl Damiano ma restando sempre alla riforma della previdenza non possiamo infine non porre l'accento sull'ultima proposta avanzata dal presidente INPS Tito Boeri, che vorrebbe l'introduzione di un reddito di cittadinanza appannaggio dei lavoratori over 55 a rischio licenziamento. Poletti si è detto d'accordo mentre Damiano ha espresso un secco no derivante dal fatto che una manovra del genere avrebbe un raggio d'azione troppo ridotto. Per l'ex ministro del lavoro è infatti venuto il momento di intervenire sui requisiti di accesso al prepensionamento, il tutto insistendo sulla flessibilità in uscita. Stando sempre al Damiano pensiero quella del ricalcolo degli assegni non è la via da seguire.