Il governo è disposto a trattare sul tema della Scuola, o almeno così sembrerebbe. Lunedì prossimo, 25 maggio, il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini incontrerà i sindacati per intavolare una trattativa che possa arrivare ad un accordo sui diversi punti critici della disegno di legge che possa accontentare tutti: lo scetticismo è d'uopo, anche perchè conosciamo bene la rigidità espressa nelle scorse settimane dall'esecutivo, soprattutto in merito alle 'colonne portanti' della riforma Buona Scuola, quelle riguardanti l'autonomia scolastica e la valutazione. 

Assunzioni: i precari con 36 mesi di servizio devono essere inclusi 

I sindacati partiranno dalla questione legata alle assunzioni. Riepiloghiamo, per amore dell'argomento, che cosa è stato approvato la scorsa settimana alla Camera. Le 101.700 immissioni in ruolo del prossimo settembre 2015 riguarderanno i soli docenti iscritti alle Graduatorie ad esaurimento.
Nel 2016, invece, la promessa del governo sarà quella di assumere i 4.200 insegnanti idonei (non vincitori) dell'ultimo concorso svoltosi nel 2012.

Veniamo, invece, ora alle note dolenti. Gli insegnanti di seconda fascia potranno svolgere solo supplenze in quelle classi di concorso dove non ci saranno più docenti precari da prelevare dalle Graduatorie ad esaurimento. I sindacati, a questo proposito, pretendono che il piano di assunzioni comprenda anche tutti quei docenti abilitati di seconda fascia (attualmente circa 25.000) che hanno fatto supplenze per tre anni: le forze sociali pretendono l'assunzione di questo personale in virtù della sentenza della Corte Europea che impone allo Stato italiano di immettere in ruolo con contratto a tempo indeterminato chi ha maturato i 36 mesi di servizio.

Concorso 2016: i posti scenderebbero a 35.000

Qui, però, subentra un altro problema, perchè se il governo dicesse di sì a questi 25.000 docenti, il numero dei posti a disposizione nel bando di concorso 2016 scenderebbe inevitabilmente da 60mila a 35mila. E qui comincerebbero a partire i ricorsi dei circa 125 mila esclusi ed iscritti ugualmente in seconda fascia, oltre allo scontento degli abilitati TFA e PAS che, dopo aver speso un bel po' di denaro per ottenere l'abilitazione, subiranno la beffa dell'esclusione dal piano di assunzioni con l'unica, flebile e quasi utopistica speranza di riuscire a vincere il concorso.