"Non ho nessuna ragione di coltivare una polemica con il Ministro Padoan, ma dare per scontato che la Corte dovesse acquisire i dati prima di decidere sulle Pensioni mi sembra che non risponda all'attuale disciplina di funzionamento della Consulta". Sono le parole espresse da Alessandro Criscuolo, Presidente dell'organo costituzionale che ha emesso la sentenza numero settanta del 2015 riguardante l'abrogazione del blocco alle rivalutazioni Inps previsto con la Riforma Fornero. Il Governo Monti nel 2011 ha scelto di bloccare gli adeguamenti all'inflazione di tutte le pensioni lorde superiori approssimativamente alle 1450,00 € lorde; la misura doveva consentire dei risparmi utili al risanamento del bilancio pubblico e alla sostenibilità dell'Inps nel lungo periodo.

Sentenza della Consulta, le motivazioni che hanno spinto alla decisione: i giudici si confermano come sereni

Nel corso di un'intervista concessa per il quotidiano La Repubblica il giudice costituzionale è intervenuto a commentare le recenti dichiarazioni di area Governativa, sottolineando come la Consulta resta serena sulla decisione presa. L'interpretazione offerta dalla sentenza è indirizzata in special modo a coloro che percepiscono delle mensilità previdenziali di importo non elevato, ma in via generale dovrebbe risultare valida per l'intera platea dei pensionati. Mentre per quanto concerne la questione dell'articolo numero 81 della Costituzione, che richiama al pareggio di bilancio e alla sostenibilità dei conti dello Stato, la Consulta ha voluto sottolineare come la sua applicazione non sia compito da demandare alla Corte Costituzionale, quanto piuttosto ad "altri organi dello Stato".

Nuovi calcoli sui rimborsi, previsto un bonus ad agosto: sarà fino a 800 € ma una tantum

Nel frattempo cominciano a delinearsi i dettagli sul bonus che è stato decido dall'esecutivo in relazione alla sentenza sui rimborsi. Secondo quanto previsto, il bonus arriverà all'inizio di agosto e riguarderà gli arretratati del biennio 2012 - 13: il range del rimborso andrà invece dalle 260 € alle 830 € e avrà la caratteristica di essere "una tantum", esaurendosi al suo pagamento.

Bisognerà però tenere presente che sugli importi appena suggeriti andrà applicata un'aliquota Irpef del 23% (cioè quella attualmente in vigore per la tassazione separata). E voi, cosa pensate delle ultime dichiarazioni in arrivo dalla Consulta? Fateci avere un vostro riscontro inserendo un commento, mentre se volete ricevere le prossime news sulle pensioni vi ricordiamo di usare l'apposito tasto "segui" disponibile in cima a questo articolo.