Parte dal primo giugno l'iniziativa di unificare tutte le rendite da pensione all'inizio del mese, un cambiamento che si annuncia come molto importante nella storia previdenziale del Bel Paese tanto per i destinatari della misura quanto per l'Inps. La misura aiuterà infatti l'ente pubblico che si occupa di pensioni e welfare ad attuare degli importanti risparmi nelle commissioni bancarie, ma porterà anche a delle razionalizzazioni nella gestione burocratica. Ovviamente il principale vantaggio sarà percepito dai pensionati, che a partire dal prossimo 1° di giugno riceveranno quanto gli spetta ad inizio mese.

In particolare e dal punto di vista operativo, si tratterà dell'1 se tale data corrisponderà ad un giorno infrasettimanale, mentre come da normativa e prassi il pagamento slitterà al primo giorno bancabile disponibile nel caso in cui la data cadesse in un week-end.

Versamenti unificati, cosa succede nel caso in cui si risulti titolari di più mensilità pensionistiche?

La misura porterà importanti novità anche per chi sta già ricevendo più di un trattamento, visto che l'unificazione permetterà di ricevere in anticipo quanto in precedenza veniva scaglionato nel corso del mese. Si pensi all'esempio di coloro che oltre alla normale pensione, percepiscono anche un assegno di reversibilità.

Ma l'Inps unificherà i pagamenti anche di coloro che ottengono altri tipi di trattamenti, ad esempio Pensioni di invalidità oppure di sostegno al reddito (la cosiddetta pensione sociale). Il decreto legge 65/2015 del 21 maggio stabilisce così l'eliminazione delle altre date di versamento della pensione, come ad esempio quella del 10 del mese o quella che cadeva al 16 e che riguardava la gestione Indap dei lavoratori statali in pensione.

Secondo un comunicato diffuso dall'Inps, la novità sarà applicata già a partire dal prossimo mese. Se desiderate restare aggiornati sulle ultime novità riguardanti il tema della previdenza vi suggeriamo di usare il comodo pulsante "segui" che trovate in alto, sopra al titolo dell'articolo.