"Voglio introdurre in Lombardia la prima sperimentazione del reddito di cittadinanza riservato ai cittadini lombardi": sono le parole dirompenti del Presidente della Regione Roberto Maroni, che nella giornata di ieri ha annunciato il proposito cogliendo di sorpresa non solo molti osservatori, ma anche una parte della politica. L'idea è quella combattere la povertà che si è costruita dopo l'avvento della crisi economica sfruttando gli appositi fondi che sono messi a disposizione dall'Unione Europea, ed in particolare gli otre 200 milioni di euro che avrebbero come destinazione finale l'utilizzo nel campo del welfare.

Il riferimento esplicito del Presidente regionale è al reddito di cittadinanza, che dovrebbe intervenire laddove risulterebbero esaurite le altre forme di assistenza sociale. L'idea è ovviamente piaciuta anche al Movimento Cinque Stelle, che da tempo si batte per l'approvazione di una misura simile, ma ha fatto storcere il naso al leader della Lega Nord Matteo Salvini, che a tal proposito ha spiegato di considerare l'eventuale provvedimento come un errore perché si configurerebbe alla stregua di un'elemosina di Stato. Tanto che ha etichettato l'idea come "culturalmente sbagliata".

Pensioni anticipate, la Regione Piemonte ipotizza il prestito ponte: in pensione fino a tre anni prima?

Arriva invece dalla regione Piemonte un'altra interessante notizia sulla flessibilizzazione previdenziale: il Presidente Sergio Chiamparino avrebbe infatti allo studio un fondo regionale in collaborazione con il sistema bancario, il cui scopo sarebbe quello di offrire uno scivolo pensionistico anticipato a tutti i lavoratori disagiati e i disoccupati in età avanzata.

Si tratta di soggetti che risultano troppo giovani per poter accedere all'Inps a causa del repentino irrigidimento dei criteri previdenziali avvenuto con la legge Fornero, mentre al contempo sono considerati troppo costosi o anziani per reinserirsi nel mondo produttivo. Un simile provvedimento potrebbe però avere anche degli indubbi benefici nel turn over, visto che tra i problemi verificatesi in conseguenza del blocco pensionistico vi è anche la questione della disoccupazione giovanile.

"Il problema più impellente sono gli over 50" spiega Sergio Chiamparino in un'intervista concessa per Repubblica, dove specifica che "poi ci sono quelli più giovani, che nel giro di pochi anni perderanno qualsiasi ammortizzatore". Dalla Commissione lavoro alla Camera dei Deputati risponde il Presidente Cesare Damiano, che apre all'idea del progetto portato avanti in Piemonte, ma spiega di ritenere comunque necessario un intervento strutturale di flessibilità nella previdenza, che possa valere su tutto il territorio nazionale.

Purtroppo "il Governo non ha ancora affrontato il tema dell'introduzione di un criterio di flessibilità all'interno del sistema pensionistico" conclude l'ex Ministro del lavoro, augurandosi che si raggiunga finalmente una soluzione condivisa.

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