"Bisogna agire subito sulla riforma Fornero, è la legge peggiore che sia mai stata fatta: bisogna ripristinare la flessibilità in uscita perché questo Paese ha troppi giovani disoccupati": si tratta delle ultime dichiarazioni rilasciate dalla leader della Cisl Annamaria Furlan in merito alla vicenda della rigidità previdenziale di cui soffre il nostro Paese. La riforma avvenuta nel 2011 ha messo in sicurezza i conti pubblici al prezzo della creazione di una vasta area di disagio tra i lavoratori in età avanzata, in questo senso la rappresentante delle parti sociali mette le mani avanti e invita ad una vera azione di concertazione: "non vorremmo che a settembre il Governo ci presenti una proposta unilaterale, prendere o lasciare".

Nonostante ciò, la sindacalista sottolinea come l'esecutivo Renzi abbia fatto alcuni passi in avanti negli ultimi mesi in tema di riforma delle Pensioni, compiendo in questo modo un'apertura di credito alle proposte che arriveranno con la legge di stabilità sui nuovi meccanismi di uscita dal lavoro.

Riforma delle pensioni 2015 - 2016: il tema della flessibilità al centro dell'incontro tra Governo e sindacati a metà giugno

Sul tema della flessibilità nell'accesso alla previdenza sono intervenute negli scorsi giorni anche le altre sigle sindacali, riportando la questione al centro del dibattito politico. I riflettori sono ora puntati sul prossimo 15 giugno, quando alle ore 11.00 si aprirà il tavolo di discussione tra il Ministro del lavoro Giuliano Poletti (in rappresentanza dell'esecutivo) e le tre sigle Cgil, Cisl e Uil.

Le premesse per un cambio di paradigma ci sono, visto che anche il Premier ha sottolineato in passato la necessità di flessibilizzare l'accesso all'Inps e di consentire a chi è in età avanzata di scegliere una forma di prepensionamento, seppure al prezzo di una piccola penalizzazione sulla mensilità erogata. La riunione di confronto della settimana prossima sarà particolarmente importante proprio perché entrambe le parti esporranno quali sono le rispettive linee rosse da non oltrepassare, con l'esecutivo che cercherà di mantenere il focus sulla sostenibilità di bilancio della misura mentre i sindacati punteranno a neutralizzare il più possibile l'aggravio di nuove penalizzazioni.

"Noi siamo disposti a fare sacrifici, ma solo se finalizzati ad aiutare i giovani e non a coprire i buchi aperti dai vari privilegiati" avverte Susanna Cantone della Cgil indicando quale sarà la probabile linea seguita dai sindacati in relazione alla vicenda delle possibili penalizzazioni, considerate da molti come necessarie per aprire alla flessibilità Inps.

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