Tutto nelle mani del Parlamento. Matteo Renzi e il ministro Stefania Giannini lo hanno fatto intendere ieri sera in attesa della presentazione del testo del maxiemendamento, prevista per questa mattina presso la commissione cultura di Palazzo Madama.

'Se la riforma passa ci saranno 100 mila assunzioni - ha ribadito Renzi - se non passa o non passa in tempo le assunzioni resteranno quelle del turn over, 20-22mila persone'. Il ministro Giannini è ancora più chiara sulla strategia politica del Presidente del Consiglio: 'La fiducia dipenderà da quelle che saranno le risposte delle opposizioni in merito al ritiro dei tanti emendamenti.'

La 'patata bollente', dunque, nelle mani delle opposizioni e della minoranza interna del PD: se non si piegheranno al 'volere' del governo, sarà tutta loro la colpa delle mancate assunzioni.

Riforma Buona Scuola: accordo difficile con minoranza dem e opposizioni

Ieri sera fino alle ore 23, si è tenuta una riunione tecnica tra il ministro dell'Istruzione, i relatori e gli esponenti del Pd: obiettivo, quello di cercare un accordo (difficile, se non impossibile) con le opposizioni ed in particolare con i due senatori dem dissidenti: Walter Tocci e Corradino Mineo

Se non ci sarà accordo in commissione, il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi presenterà giovedì prossimo il maxiemendamento che conterrà importanti novità secondo le ultimissime indiscrezioni, pubblicate sul numero odierno del quotidiano 'Repubblica'. Vediamo di cosa si tratta in particolare.

DDL Scuola e assunzioni precari: importanti novità

Il numero totale delle assunzioni passerà da 101.701 a 103.000. Le Graduatorie di prima fascia non verranno svuotate ma, in compenso, verranno reinseriti gli idonei del concorso 2012 che verranno assunti il prossimo primo settembre (e non nel 2016). Confermata l'indiscrezione riguardante l'assunzione con nomina giuridica, visto che mancheranno i tempi necessari per la normale procedura.

Per i docenti che hanno svolto incarichi di supplenza per più di 36 mesi, anche non continuativi, e attualmente si trovano in seconda e terza fascia, sarà riservato un punteggio aggiuntivo per il concorso 2016 (via la quota di riserva del 50 per cento). 

Riforma Renzi: su presidi e Comitato Valutazione c'è il dietrofront

Marcia indietro, invece, sui presidi: nessun vincolo nel mandato e quindi nessun 3+3 come ultimamente si era ipotizzato.

Il Comitato di valutazione docenti allargherà il proprio numero di componenti: diventeranno, infatti, sette i membri vale a dire il preside, quattro insegnanti (in precedenza erano 2)  scelti al 50% dal collegio docenti e al restante 50% dal Consiglio d'Istituto. Rimangono nel comitato (e con pieni poteri) genitori e studenti. 

Infine, tetto massimo di centomila euro per le donazioni private, il cosiddetto 'School Bonus'.