Il Governo Renzi ha autorizzato la fiducia sul voto al Senato di domani, giovedì 25 giugno 2015, sul provvedimento della Buona Scuola. Se i senatori dovessero votare a favore, le centomila assunzioni si faranno subito, in tempo per l'inizio dell'anno scolastico 2015/2016: è la soluzione di compromesso che in parte riscrive, in parte rimanda il testo del disegno di legge di riforma della scuola acconsentendo ad alcune modifiche presentate dalle opposizioni.
La chiamata diretta dei presidi è rimandata al 2016/2017, mentre tra gli assunti del prossimo anno rientrano i circa 6.500 idonei al concorso 2012 che saranno stabilizzati gradualmente.
Assunzioni scuola 2015/2016, solo la metà deciderà dove insegnare
Il punto centrale del provvedimento sono i 100.701 nuovi assunti previsti per il 1° settembre 2015. Fa sapere Il Messaggero di oggi, 24 giugno 2015 che giuridicamente saranno tutti di ruolo proprio a partire da quella data, ma solo poco più della metà dei nuovi assunti, ovvero coloro che si trovano nei primi 52 mila posti delle Graduatorie ad esaurimento (Gae) potranno scegliere le cattedre vacanti ed i posti disponibili. In tal modo potranno anche insegnare da subito, mentre la rimanente parte della assunzioni, circa 48 mila candidati, andranno a far parte dell'organico del potenziamento: 9 su 10 di essi, verranno assegnati alle regioni in rapporto alla popolazione scolastica, 1 su 10, invece, sarà assegnato in rapporto alla dispersione scolastica e alla frequenza di studenti stranieri.
Dunque, per l'anno scolastico 2015/2016 varranno ancora le vecchie norme: per questa ragione, è molto probabile che questa seconda parte degli assunti salirà in cattedra più in là rispetto ai primi 52 mila docenti, per consentire alle scuole di organizzarsi.
Concorso 2016, le novità dell'ultima ora: data bando e titoli
Sarà entro il 1° dicembre 2015, e non entro il 1° ottobre come disposto dal testo della riforma della scuola uscito dalla Camera dei deputati, il termine entro il quale verrà bandito il nuovo concorso nella scuola per l'anno 2016.
Il concorso rappresenterà l'unica via di accesso all'insegnamento e i posti disponibili saranno in tutto 60 mila.
Novità anche sul fronte dei titoli necessari per l'accesso al concorso che, come ha spigato la relatrice del Pd, Francesca Puglisi, saranno i seguenti:
- l'abilitazione;
- laurea magistrale o a ciclo unico;
- l'insegnamento per almeno 6 mesi continuativi.