Lo sciopero dei mezzi di trasporto pubblici di Milano, previsto per l'11 giugno è stato bloccato dal Prefetto Francesco Paolo Tronca, per la seconda volta a poca distanza dall'altra precettazione del 15 maggio. Il blocco dello sciopero si è reso necessario da parte del Prefetto, a seguito dei notevoli disagi causati alla città di Milano, dallo sciopero del 28 aprile scorso dai lavoratori dell'Atm.

Nello specifico i lavoratori dell'Atm, avrebbero scioperato contro il lavoro extra di macchinisti e tranvieri e in particolare contro l'accordo locale del settore, che prevede ore straordinarie per i mesi dell' EXPO, con una distribuzione, differente dal previsto, dei giorni di ferie nei 6 mesi dell' esposizione milanese, accordo che è stato approvato da alcuni sindacati ma non dai sindacati di base autonomi Cub e Usb.

Il secondo sciopero bloccato dal prefetto di Milano

Nella giornata del 9 giugno, i sindacalisti del Cub e Usb, si sono visti bloccare il secondo sciopero a distanza di poche settimane. L'incontro alla Prefettura di Milano, si è svolto davanti ai rappresentanti dell'Atm e i rappresentanti sindacali Cub e Usb, i quali avevano ribattuto contro tutti i punti della vertenza e la loro completa disapprovazione all'accordo locale della categoria in relazione alle nuove esigenze cittadine. La Cub Trasporti Milano, ha riscontrato inoltre, in sede di trattative, una eccessiva insistenza, per la revoca dello sciopero, inducendo l'Atm a confermare la certezza che le precettazioni non siano la soluzione ai problemi dei lavoratori del settore, ma vadano a violare il diritto dei lavoratori allo sciopero, che come conseguenza logica, non risolvono a monte le ragioni dei loro problemi.

Senza però, nello stesso tempo, perdere di vista i termini della legge in proposito alla precettazione, che dice che un servizio di pubblica utilità, o la "prestazione indispensabile", sono determinati dalla natura del servizio in questione ed anche dal bisogno al momento della pubblica collettività, e non dalla priorità della persona giuridica o chi per essa lo eroghi.