Le modifiche relative al sistema previdenziale italiano sono bloccate a causa di ragioni di natura economica. Le proposte depositate in Parlamento, in questi ultimi mesi, sono state 'congelate' dal presidente dell'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, Tito Boeri, il quale nell'audizione alla Camera avvenuta agli inizi di luglio, ha evidenziato le sue proposte di modifica della legge Fornero, bloccando di fatto i ddl sino allora giunti nelle aule parlamentari.
Il sistema Quota 100 è stata 'restituita al mittente'
La proposta Quota 100, cioè la somma tra età anagrafica del lavoratore e i versamenti contributivi dello stesso, è stata, in un certo senso, restituita al mittente (Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera). Secondo il numero uno dell'Istituto di previdenza più importante d'Italia, sarebbe un sistema troppo costoso per le esigue casse dello Stato. Anche Pier Carlo Padoan, ministro dell'Economia, è sulla stessa lunghezza d'onda di Boeri, sapendo che i tecnici del dicastero sono assolutamente contrari a modificare la legge attualmente in vigore, in grado di dare quella sostenibilità economica di cui necessita il nostro Paese.
È stato approvato il part-time nella Pubblica Amministrazione
Anche nella Pubblica Amministrazione, la discussione in Parlamento è sempre accesa. L'idea di introdurre il part time per i lavoratori più anziani scaturisce dalla necessità di creare quel ricambio generazionale utile ad aumentare l'occupazione giovanile, secondo quanto riportato sul sito investireoggi.it. L'unico inconveniente è dato dal fatto che, un emendamento approvato nei giorni scorsi, ha sancito il pagamento dei contributi mancanti, fino al raggiungimento della pensione, da parte degli stessi lavoratori. Altre due problematiche sono in sospeso è necessitano di una soluzione piuttosto urgente.
Questioni ancora aperte sull'Opzione Donna e Quota 96
Parliamo della proroga dell'Opzione Donna con il sistema contributivo al 31 dicembre 2015, metodo sperimentale che, al momento, risulta essere bloccato dato che sembra essere mancante la liquidità necessaria per poter applicare il metodo in questione. La senatrice del Partito Democratico, Patrizia Manassero, nei giorni scorsi ha evidenziato che le risorse economiche per poter accogliere le domande delle donne lavoratrici che chiedono di aderire al metodo sperimentale Opzione Donna, ci sono. Esse scaturiscono da fondi già stanziati al momento dell'entrata in vigore di questo sistema flessibile. Altra questione ancora aperta per circa 4mila lavoratori del comparto scuola è quella dei cosiddetti Quota 96.
Si aspetta, da parte del governo Renzi, una soluzione che dovrebbe arrivare tramite una settima salvaguardia che, se dovesse essere approvata, risolverebbe questa problematica in essere da almeno tre anni.