Continua il dibattito sulla riforma del sistema pensionistico, anche se le linee guida del futuro sistema previdenziale sono già state delineate con le proposte fatte da Tito Boeri, presidente Inps. In questi ultimi mesi, alcuni partiti politici hanno espresso le loro idee mediante ddl presentati in Parlamento al fine di modificare le norme in questione, così come evidenziato in diversi articoli presenti sul sito pensionioggi.it. Tra queste ricordiamo l'uscita anticipata con Quota 100 oppure Quota 97 con penalizzazioni , fino ad arrivare alla c.d. Opzione Donna.

Difficile attuazione di Quota 100 e Quota 97 a causa di un dispendio economico notevole

Nulla al momento è definitivo dato che, se il governo Renzi decidesse di recuperare risorse finanziarie tramite tagli alla spesa assistenziale, si potrebbe applicare una delle proposte fin qui presentate per cercare di abbassare l'età pensionabile e favorire, così, il ricambio generazionale auspicato da molti.

Proprio l'attuazione del sistema di uscita flessibile a Quota 100 ideato da Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, e appoggiato pienamente dal Partito Democratico, porterebbe ad un dispendio economico notevole, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica.

La riforma Fornero ha provocato la 'nascita' dei Quota 96 e degli esodati

La posizione del Movimento 5 Stelle, come peraltro quella della Lega, è per la cancellazione totale dell'attuale legge in vigore, la riforma Fornero; un insieme di norme previdenziali che hanno provocato diverse problematiche sociali, come ad esempio i Quota 96 e gli esodati. Entrambi i partiti, consapevoli dell'impossibilità della cancellazione di una legge che assicura sostenibilità economica, propendono per una proroga del metodo sperimentale Opzione Donna con il metodo contributivo e per quell'assegno universale proposto anche da Boeri, ma solo per i più indigenti.

Anche Forza Italia ha fatto sentire la sua voce con l'idea di aumentare le Pensioni minime a mille euro, come proposto dal leader Berlusconi ormai da diversi anni. Naturalmente, questa opzione non potrà essere attuata per i motivi che già conosciamo e che determineranno le scelte future del governo Renzi.